MILANO – Un ecosistema lacustre in cui il verde delle acque salmastre incontra la vegetazione, mentre il rosso della bauxite si fonde con il blu del cielo. Si trova nell’entroterra salentino, poco a sud di Otranto (Lecce), il “Lago Rosso” nella cava di bauxite. Magico e suggestivo, il lago è spesso meta di gite scolastiche dei più piccoli, nonché di visite dei curiosi che vogliono ammirare dal vivo lo spettacolo del laghetto.
Come si è formato il Lago Rosso
Il suo nome è una metonimia: non si tratta di un lago composto di bauxite, ma di un deposito d'acqua formatosi in modo naturale in una cava di bauxite. Il Lago Rosso altro non è che il residuo di un giacimento di estrazione mineraria ormai dismesso. Ciò però ha provocato la rinaturalizzazione del territorio, facendo sì che si ricreasse un ecosistema ricco di flora e fauna.
Dopo l’abbandono della cava, grazie alle infiltrazioni d’acqua di una delle tante falde acquifere presenti nel nostro territorio carsico, si è man mano formato un laghetto la cui acqua ha assunto un colore particolarmente intenso a causa della presenza di residui di Bauxite nella cava. Tutto intorno al lago, la terra, colorata dalla presenza dominante del minerale, appare di un colore rosso intenso e mette ancora di più in risalto il verde brillante delle acque stagnanti, nonché il colore intenso della vegetazione circostante.
Il Lago Rosso di bauxite non è balneabile. Inoltre, la terra circostante la bocca della cava, grazie al suo colore rosso intenso, viene spesso prelevata ed utilizzata ancora oggi per la produzione di colori da adoperare per l’artigianato locale, nel totale rispetto della natura.
Cos’è la bauxite
La bauxite è una roccia sedimentaria di colore rosso cupo da cui si ricava l'alluminio. A seconda della percentuale di ossidi di alluminio presente nella cava si determina la sua importanza economica e la sua propensione ad essere sfruttata come cava mineraria per l’attività estrattiva.
Geologicamente, la formazione della Bauxite è dovuta alla presenza di specifiche alterazioni delle rocce calcaree in presenza di determinati agenti atmosferici. Si tratta di un minerale presente in Puglia e che, in passato, veniva estratto a scopo commerciale. La miniera all'aperto a sud di Otranto è stata attiva dal 1940 al 1976 quando è stata dismessa ed abbandonata e la natura ha deciso di crearne uno spettacolo di colori. È proprio a partire da questo momento, infatti, che si sviluppa la cava di Bauxite così come noi oggi la vediamo.
di Salvatore Galeone
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