MILANO - Le Cinque Terre, Porto Venere, Lerici: in Liguria lo stupore è compagno di viaggio di chi si dispone a gustare la magia di un luogo cantato dai Poeti che è in grado di regalare suggestioni indimenticabili, oggi come ieri.
Le Cinque Terre
Le Cinque Terre sono il trionfo della Natura in gioia d’essere: lo sguardo si perde tra azzurro di cielo e di mare, mentre si cammina assorti sui sentieri che conducono in alto, a scoprire panorami mozzafiato che s’incidono nel cuore. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore erano antichi villaggi di pescatori, ora sono mete ambitissime dal turismo internazionale. Il frastagliato tratto di costa che unisce questi minuscoli paesini dalle case colorate è percorso da un trenino che si ferma in ognuno di loro, dando la possibilità di visitare con calma le caratteristiche viuzze, con bar, ristoranti, negozi di souvenir. D’obbligo la sosta per gustare una fetta della tradizionale focaccia ligure, ottima e condita a regola d’arte.
Porto Venere
A Porto Venere non occorre pesare le parole per arrendersi alla sorpresa del colore: è uno dei posti più belli che si possa capitare di vedere. Celeste, giallo, rosa antico, arancio e rosso aragosta: qui le case sono un girotondo d’anime in festa, nel piccolo porto che abbraccia isole minuscole, come grumi d’infinito. Qui la poesia è viaggio muto nello stupore per ogni barca sospesa nell’azzurro d’acqua e cielo. E la Grotta del Poeta svela tramonti generosi custodi delle assenze che ci appartengono.
Lerici
Lerici, col suo tripudio di barche, il suo Castello e il suo lungomare è un’altra località in cui è bello sostare per rigenerarsi. Si può mangiare dell’ottimo pesce ed ogni scorcio diventa una cartolina da fotografare.
Da La Spezia si possono visitare queste località molto agevolmente: col treno per le Cinque Terre, con i bus puntualissimi Porto Venere e Lerici. Chi avesse voglia di respirare a pieni polmoni il mar Ligure, può optare per un giro turistico in barca, scegliendo tra le diverse opzioni proposte al Porto, dove il personale in biglietteria sa parlare almeno tre lingue.
Di Maria Pia Romano