MILANO - Situata lungo la baia di Osaka e attraversata da fiumi e canali, che l’hanno resa un vero e proprio crocevia strategico per il traffico e il commercio marittimo fin dall’antichità, Osaka è conosciuta come la "Città dell’acqua".
Hashizume Shin’ya, Professore e capo dell'Istituto di ricerca per l'industria del turismo presso l’Osaka Prefecture University nato nella città giapponese, racconta su nippon.com il forte rapporto che lega l’acqua con il territorio circostante.
La formazione della città
La stretta connessione tra Osaka e l'acqua nasce fin dal principio, con la città che si è sviluppata sulla pianura alluvionale dei fiumi Yodo e Yamato. I sedimenti si sono accumulati nel corso dei millenni, formando una piccola penisola chiamata Altopiano di Uemachi e producendo numerosi banchi di sabbia noti collettivamente come Naniwa Yasoshima.
Fu qui che venne costruito il porto che collegava le capitali imperiali sorte tra VI e VIII secolo lungo le alte correnti del fiume Yamato nella moderna prefettura di Nara fino al mare. Naniwa, come era conosciuta allora la zona, costituì il punto di partenza per le navi che trasportavano le missioni giapponesi a Sui e Tang Cina, e per nove anni dal 645 eal 744 divenne addirittura la capitale imperiale del Giappone.
Il nome Naniwa stesso, sebbene scritto in maniera diversa nel corso dei secoli, è sempre stato reso con caratteri che ricordano un'area di acqua che scorre veloce vicino al mare.
Lo sviluppo urbano attuale
Le abbondanti vie d'acqua che attraversano Osaka hanno favorito il suo sviluppo e gettato le basi per una fiorente comunità. Molte delle attrazioni turistiche più famose si trovano lungo i canali, i fiumi o in riva al mare: il vivace quartiere di Minami, celebre per la strada Dōtonbori e i suoi giganteschi cartelloni pubblicitari, il complesso di strutture pubbliche sull'isola fluviale di Nakanoshima, la fortezza chiusa dal fossato del castello di Osaka e la zona della baia in cui si trovano gli Universal Studios Japan e l’Osaka Aquarium.
Sumiyoshi Taisha, il santuario shinto più famoso della città e tra i più antichi del Giappone, ricorda ancora le radici marittime della città: lo spazio sacro, dedicato a diverse divinità tra cui il dio dei fondali marini, il dio delle superficie marina e il patrono dei marinai, ospita una fila di tre sale che si affacciano a ovest sul mare.
di Stefania Ghezzi
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