CASTROCIELO (FR) – In occasione del taglio del nastro al nuovo stabilimento del Gruppo Sanpellegrino nel Lazio, il professor Filippo Materiale, primo cittadino di Castrocielo, ha portato i saluti della comunità locale e spiegato i vantaggi per il territorio derivanti dall’apertura della fabbrica che imbottiglierà acqua minerale a marchio Nestlé Vera. Di seguito riproduciamo liberamente il documento ufficiale di saluto.
È con vero piacere che prendo la parola in questa circostanza di grande significato per la comunità di Castrocielo.
Mi piace salutare con sentimenti di riconoscenza e di gratitudine, pur nella consapevolezza di incorrere in gravi ed inevitabili omissioni, le tante autorità presenti, a partire dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Al Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, a Marco Settembri, C.E.O. Nestlè Waters Mondo, a Stefano Agostini, Presidente ed Amministratore del Gruppo Sanpellegrino, al Presidente del Cosilam Pietro Zola;
alle Autorità Militari: Comandante la Compagnia CC. di Pontecorvo Maggiore Fabio Imbratta e Vicecomandante Tenente Vittorio De Lisa, Maresciallo Sergio Parrillo, Comandante la Stazione CC. di Aquino-Castrocielo;
un saluto particolare a tutte le maestranze della Sanpellegrino, al Parroco Don Natalino Manna, agli amministratori comunali che solo un mese fa sono stati eletti insieme con me alla guida del Paese e che oggi sono qui a partecipare ad un evento raro in questi tempi: taglio del nastro per un nuovo insediamento produttivo che nasce a Castrocielo.
Un particolare pensiero di ringraziamento sento di doverlo rivolgere all’Università del Salento e in particolare al Prof. Giuseppe Ceraudo, che quest’anno conduce l’ottava campagna di scavi di Aquinum in territorio di Castrocielo.
Se questo Paese si fregia del privilegio di veder attivato un nuovo sito produttivo, il merito va alla Sanpellegrino, a questo grande gruppo industriale che ha lanciato ed accettato la sfida di investire nel territorio e per il territorio sedici milioni di euro;
ma non piccolo merito se lo ritaglia l’Amministrazione Comunale che ha favorito l’investimento, ha capito sin da subito che la Sanpellegrino viaggia nei suoi progetti con velocità supersonica, vale a dire con tempi certi, anzi certissimi ed allora si è rimboccata le maniche in tutta la sua modesta struttura e non ha risparmiato né tempo né fatica per confortare la Sanpellegrino nella bontà della scelta per aver localizzato qui l’investimento.
Gli uffici della Regione Lazio nemmeno si sono risparmiati: la commissione consultiva ha lavorato senza posa nei mesi di giugno e luglio 2015 per arrivare all’espressione di un parere favorevole all’insediamento produttivo.
In un arco di tempo di appena sette mesi siamo arrivati così il 29 aprile 2016 alla emissione del decreto di autorizzazione all’imbottigliamento ed alla commercializzazione dell’acqua minerale naturale naturae.
Molto c’è ancora da fare per rendere lo stabilimento facilmente raggiungibile.
Il volume del traffico pesante è aumentato in maniera esponenziale, e la viabilità, nonostante gli interventi messi in atto dal Comune, si è rivelata non del tutto adeguata. Occorrono il soccorso della Regione e del Cosilam, a cui il Comune non è mancato di rivolgersi, per ampliare il tratto di strada comunale della Via Latina, questa importante arteria di fronte a noi che collegava Roma con il sud.
Vedete: nel nome naturae c’è tutta l’essenza che ha presieduto alla localizzazione ed alla nascita di questo nuovo stabilimento;
perché naturae significa della natura, vale a dire stabilimento che conserva tra i suoi connotati fondamentali le caratteristiche peculiari di genuinità, di freschezza e di purezza proprie di un elemento che viene emunto incontaminato dalle viscere della terra;
ma la stessa parola significa anche per la natura, alla natura, vale a dire l’attenzione che il grande Gruppo industriale riserva alla difesa, alla conservazione ed al ripristino di un equilibrio che va facendosi sempre più precario.
Allora ecco la Sanpellegrino, il privato, che ben lungi dall’apparire come quello che vuole solo utilizzare le risorse di un territorio per trarne profitto, si preoccupa invece anche di valorizzare il territorio nel quale opera, di custodirne le bellezze e di preservarle alle future generazioni.
E così, la Sanpellegrino investe nella scoperta e nella valorizzazione degli scavi dell’antica città romana di Aquinum in territorio di Castrocielo, la megále pólis e l’ingens municipium.
Non solo! Ma investe anche nella riqualificazione del Lago di Capodacqua, in un felice rapporto di collaborazione tra privato e pubblico, attraverso la tutela e l’ampliamento della biodiversità, lo studio della flora e della fauna, per arrivare alla fruibilità consapevole del laghetto.
Se posso esprimere con sincerità la mia convinzione, uno dei motivi fondamentali che hanno indotto l’Amministrazione Comunale che avevo l’onore di guidare ieri ed a cui sono stato riconfermato appena un mese fa, a favorire questo insediamento produttivo, è non solo la coscienza della grandezza del Gruppo industriale Sanpellegrino e della fama di cui lo stesso gode nel mondo, ma soprattutto la consapevolezza dell’innato rispetto che il gruppo nutre per la natura e per l’ambiente.
Ho visto in questa direzione uno dei lati e degli aspetti più moderni della mentalità del Gruppo industriale Sanpellegrino, che si inserisce in una visione nuova di rispetto per il Creato, una visione direi quasi francescana.
Infatti il Poverello di Assisi, nel 1224, scrivendo due anni prima dalla morte, nell’orticello di San Damiano, il Cantico delle Creature, invitava a lodare il Signore “…per sor’acqua - la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta”. E a questo proposito il nostro pensiero non può non andare all’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’… del 24 agosto 2015 ed alla strenua e costante difesa che fa della natura.
A me sembra proprio questo l’aspetto più originale con cui la Sanpellegrino si pone davanti al prezioso liquido, a cospetto del quale il terzo millennio che è appena iniziato dovrà porsi sempre più con sensi di grande rispetto, quasi si trattasse di una cosa sacra.
Sono sicuro che la Regione Lazio non manderà deluse le aspettative del Paese, il quale chiede vie di accesso più adeguate al sito produttivo e che la Sanpellegrino corrisponderà alle tante attese ed alle speranze dei Castrocielesi, con il favorire l’occupazione giovanile e con il valorizzare le immense risorse culturali e paesaggistiche di cui il territorio dispone.
Filippo Materiale
Sindaco di Castrocielo
19 luglio 2016