MILANO – Lo scioglimento della calotta polare artica ha raggiunto dei livelli al di sotto della soglia.
Secondo gli scienziati gli estremi eventi climatici (alluvioni, maremoti, inverni rigidi) sono strettamente legati allo scioglimento dei ghiacci artici.
Il rialzo delle temperature quest’anno ha causato una diminuzione dell’area del ghiaccio fino a 1. 79 milioni di miglia quadrate. Questo è quanto riporta il sito The Guardian.
L’ondata di clima freddo ha rallentato lo scioglimento
L’estate è il periodo in cui le calotte polari diminuiscono la loro superficie, prima che la aumentino durante la stagione invernale. Il 2017 si colloca all’ottavo posto come periodo in cui si è sciolto più ghiaccio negli ultimi 38 anni.
Gli scienziati del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) hanno dichiarato che lo scioglimento di ghiaccio di questa estate è stato rallentato dall’ondata di clima freddo sull’Oceano centrale artico.
Ted Scambos a NSIDC ha dichiarato che nel 2017, secondo le previsioni, lo scioglimento della calotta polare artica avrebbe raggiunto quasi i livelli del 2012, ma l’ondata di clima freddo ne ha rallentato lo scioglimento. “Nonostante questo evento climatico isolato – sostiene Scambos – la calotta artica continuerà a sciogliersi e ci sarà sempre meno ghiaccio”.
L’uomo responsabile dei cambiamenti climatici
Rod Downie, capo dei programmi polari al WWF ritiene che gran parte della responsabilità di questi cambiamenti climatici sia dovuta all’uomo.
Risulta molto importante ridurre le emissioni di carbonio perché un giorno la regione polare potrebbe essere priva di ghiaccio.
di Valentina Izzo
3 ottobre 2017
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