MILANO – Vi proponiamo la storia di una fonte d’acqua minerale che, non appena scoperta, fu subito apprezzata per il suo gusto delizioso.
Apprezzata al punto che Habib Zoghzoghy, l’esploratore libanese che nel 1910 era andato alla ricerca di acqua per la sua comunità addentrandosi nel Monte Kneisseh, arrivò addirittura a pensare di dedicarsi alla cura e alla costruzione di questa fonte che, da allora, è nota come Sohat, termine che in arabo significa “salute”.
La storia
La fonte da cui sgorga naturalmente l'acqua si trova a 1.710 metri sul livello del mare sulle pendici del Monte Libano.
Delicata, equilibrata, con un basso contenuto minerale e una struttura molto fine, questa acqua scorre attraverso tre fratture differenti all’interno della roccia.
Oggi come allora mantiene il suo vigore giovanile, attraversando calcare e strati rocciosi, e i picchi maggiori di flusso si hanno durante la stagione delle piogge e durante quella dello scongelamento post-invernale.
Il gusto
La sua purezza e il basso contenuto di minerali la rendono incredibilmente leggera.
Gli esperti degustatori hanno evidenziato il suo sapore distintivo composto da piante fresche e note di agrumi che conquistato cuori e palati. Sohat è stata la prima acqua minerale in bottiglia a trionfare sulle tavole del Medio Oriente ed è diventato un sinonimo di eccellenza e qualità.
Il territorio
Sohat sorge a circa 30 km dalla capitale Beirut, nei pressi del villaggio di Falougha, in un bellissimo paesaggio di piante selvatiche e di cedri.
In estate, alcuni escursionisti si arrampicano sulle cime del Monte Kneisseh per respirare nell'aria pura e ammirare le viste.
In inverno la regione è spesso inaccessibile, coperta di neve. Le fonti sono protette e circa 50 ettari di proprietà sorvegliata e tutelata la protegge da incursioni esterne.
di Alessandro Conte
12 ottobre 2017
credits: Water Stories Nestlè