MILANO – Presentati i primi dati CONAI sull’andamento della raccolta differenziata all’interno di Expo. Il risparmio è stato espresso anche in termini di risorse idriche ed energetiche: risparmiati 4.352 metri cubi di acqua e oltre 607 MWh di energia elettrica. Numeri interessanti vengono riportati dal CONAI in relazione al quantitativo di rifiuti raccolti nei primi 30 giorni di Expo Milano 2015, con i quali si potrebbero realizzare ad esempio: 199 caffettiere (alluminio), 17.031 felpe di pile (PET), 506 panchine (plastiche miste), 149 armadi (legno), 4.168 chiavi inglesi (acciaio), 152.075 bottiglie (vetro), 593.644 scatole per scarpe (carta e cartone) e 17.584 kg di compost (organico) destinato al verde pubblico della città.
Recycling Tube
La recente presentazione dei dati CONAI ha offerto l’occasione per inaugurare il Recycling Tube, installazione collocata nei pressi dei Padiglioni Cina e Colombia che mostra il percorso che viene compiuto dagli imballaggi una volta divenuti rifiuti: dal conferimento negli appositi contenitori della raccolta differenziata fino al riciclo vero e proprio, operato dai 6 Consorzi di Filiera, che termina con la realizzazione di un nuovo prodotto (o ri-prodotto).
All’Italia serve un salto di qualità
All’inaugurazione hanno partecipato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il presidente di CONAI Roberto De Santis e Gloria Zavatta, Sustainability Manager di Expo Milano 2015. Intervenuto a commento dell’inaugurazione il ministro Galletti ha affermato: “In Italia abbiamo ancora un tallone d’Achille: quello del 40% dei rifiuti che ancora finisce in discarica. Uno spreco di risorse inaccettabile e una minaccia all’ambiente. Il governo vuole guidare il Paese verso i più alti standard europei, ma per farlo serve innanzitutto una profonda rivoluzione culturale, che parta dall’insegnamento ai ragazzi nelle scuole e guardi alle grandi eccellenze che abbiamo in Italia nel recupero e nella rigenerazione dei materiali”.
La sensibilità degli italiani
Una ricerca commissionata dal CONAI alla Doxa Mardvice ha infine riportato come per il 29% degli italiani la corretta gestione dei rifiuti sia un sfida primaria, più di altri temi come la crescita delle rinnovabili (14%), l’inquinamento dell’aria (10%) e del sottosuolo (9%). Fondamentale è per l’87% degli italiani la differenziazione domestica dei rifiuti, considerato ormai una “routine quotidiana”, al pari di altre buone pratiche come l’impiego di lampadine più efficienti e il corretto smaltimento delle luci a fine vita.