MILANO - EcoARK è il primo edificio realizzato con i rifiuti, 1,5 milioni di bottiglie di plastica riciclata, progettato dall'architetto Arthur Huang e commissionatogli dal Far Eastern Group, azienda produttrice di bottiglie di acqua in PET, la struttura è nata come padiglione per la Taipei International Flora Expo del 2010. In questi sette anni, l'edificio è stato però messo in funzione e non lo si può più considerare un semplice padiglione, ma un prototipo di green building che potrebbe essere replicato.
Le caratteristiche strutturali
I mattoni della struttura sono stati realizzati attraverso un processo di recupero e di lavorazione del materiale plastico. I blocchi, che sono stati stampati attraverso una tecnica chiamata a soffio, sono caratterizzati da alcune scanalature che ne consentono l'assemblaggio utilizzando un quantitativo minimo di sigillante in silicio.
I mattoni dopo l’assemblaggio sono stati rivestiti con una pellicola resistente al fuoco e all'acqua. La facciata curva e trasparente di EcoARK è costituita da questi pannelli modulari montati su un telaio in acciaio strutturale e altamente resistente. L'edificio nonostante pesi la metà di una struttura tradizionale ha dimostrato ottime proprietà meccaniche: è in grado di resistere sia ai terremoti sia ai forti venti.
La sostenibilità dell’edificio
La struttura segue i principi dell’architettura ecologica e sostenibile, non solo per l’uso di bottiglie riciclate, ma anche per le tecniche costruttive a bassa emissione, per la ventilazione e illuminazione naturale grazie alla trasparenza delle facciate. I mattoni hanno inoltre dimostrato ottime performance in termini di isolamento termico e l'edificio è dotato sia di un impianto di raccolta dell'acqua piovana che viene utilizzata per raffreddarlo, sia di un impianto fotovoltaico per la produzione energetica.
di Valentina Izzo
5 settembre 2017
credits: Enexpopark.taipei