I dati sulle emissioni di CO2 nel mondo, in Italia e in Europa

I dati sulle emissioni di CO2 nel mondo, in Italia e in Europa

Scopriamo quali sono oggi le Nazioni che emettono maggiori quantità di anidride carbonica nell’atmosfera

MILANO – La riduzione dell’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni di CO2 rappresenta una delle sfide globali che i governi mondiali e le organizzazioni internazionali stanno affrontando. Da ricercatori e scienziati è arrivato l’invito rivolto a tutti ad impegnarsi concretamente nel cercare di frenare le emissioni di anidride carbonica, così da provare a limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. Vediamo qual è lo scenario attuale e quali sono le Nazioni che emettono maggiori quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.

Le emissioni di CO2 nel mondo negli ultimi anni 

Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), l’organizzazione mondiale che dal 1974 studia come viene prodotta, distribuita e utilizzata l’energia mondiale, nel 2023 le emissioni globali di CO2 legate all'energia sono cresciute dell'1,1% , aumentando di 410 milioni di tonnellate (Mt) per raggiungere un nuovo record di 37,4 miliardi di tonnellate (Gt), mentre nel 2022 l’aumento era stato di 490 Mt (1,3%). Le emissioni del carbone hanno rappresentato oltre il 65% dell'aumento nel 2023.

Il deficit globale nella produzione di energia idroelettrica dovuto alla siccità ha fatto aumentare le emissioni di circa 170 Mt. Senza questo effetto, le emissioni del settore elettrico globale sarebbero diminuite nel 2023.

Tra il 2019 e il 2023, le emissioni totali legate all'energia sono aumentate di circa 900 Mt. Senza il crescente dispiegamento di cinque tecnologie chiave per l'energia pulita dal 2019 (solare fotovoltaico, eolico, nucleare, pompe di calore e auto elettriche), la crescita delle emissioni sarebbe stata tre volte maggiore.

Nel decennio fino al 2023, le emissioni globali sono cresciute di poco più dello 0,5% all'anno, il tasso più lento dalla Grande Depressione.

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Secondo il rapporto dell’IEA, le emissioni totali di CO2 della Cina hanno superato quelle delle economie avanzate messe insieme nel 2020 e nel 2023 sono state superiori del 15%. L'India ha superato l'Unione Europea diventando la terza fonte di emissioni globali nel 2023. I paesi dell'Asia in via di sviluppo rappresentano ora circa la metà delle emissioni globali, rispetto a circa due quinti nel 2015 e circa un quarto nel 2000. La Cina da sola rappresenta il 35% delle emissioni globali di CO2.

Le economie avanzate continuano ad avere emissioni pro capite relativamente elevate, circa il 70% in più rispetto alla media globale nel 2023. Le emissioni pro capite dell'India rimangono inferiori alla metà della media globale, a circa 2 tonnellate. 

Le emissioni pro capite nell'Unione Europea sono diminuite fortemente e ora sono solo circa il 15% in più rispetto alla media globale e circa il 40% in meno rispetto a quelle della Cina. Nel 2020, le emissioni pro capite della Cina hanno superato quelle delle economie avanzate nel loro insieme e ora sono più elevate del 15%; il 2023 ha rappresentato la prima volta in cui hanno superato quelle del Giappone, sebbene rimangano un terzo inferiori a quelle degli Stati Uniti.

Nazione/continenteMt (Milioni tonnellate CO2 emesse) 
Cina12.6 
Stati Uniti4.5 
India2.8 
Unione europea2.5 
Giappone1.0 

Le emissioni di anidride carbonica in Italia, cosa è cambiato negli ultimi anni?

Secondo le stime del l'Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), nel 2022 le emissioni di gas serra in Italia si sono attestate a circa 418 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, un valore praticamente uguale al 2021 e solo di poco inferiore al 2019.

Se prendiamo i nconsiderazione gli ultimi 30 anni, dai dell’Annuario dei dati ambientali, la più completa raccolta di statistiche e informazioni sullo stato dell’ambiente in Italia realizzata e curata dalI’SPRA, emerge che nel 2022 si registra una riduzione sensibile delle emissioni rispetto al 1990 (-21%), spiegata dalla recessione economica che ha frenato i consumi negli ultimi anni ma anche da un maggiore utilizzo di energie rinnovabili, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 (-30,7% rispetto al 1990).

Le emissioni di gas serra sono in gran parte dovute alle emissioni di anidride carbonica (CO2), connesse, per quanto riguarda le attività antropiche, principalmente all'utilizzo dei combustibili fossili. Contribuiscono all'effetto serra anche il metano (CH4), le cui emissioni sono legate principalmente all'attività di allevamento in ambito agricolo, allo smaltimento dei rifiuti e alle perdite nel settore energetico, e il protossido di azoto (N2O) derivante soprattutto dalle attività agricole e dal settore energetico, inclusi i trasporti. 

Il contributo generale all'effetto serra degli F-gas o gas fluorurati (HFCs, PFCs, SF6, NF3) è minore rispetto ai suddetti inquinanti e la loro presenza deriva essenzialmente da attività industriali e di refrigerazione. 

Di Salvatore Galeone

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