MILANO – La società olandese Harvester Desert Twigs off-grid SunGlacier utilizza l'energia solare per raccogliere l'acqua nel deserto del Sahara attraverso un processo di condensazione. Il raccoglitore comprende due dispositivi separati: un'unità di energia che traccia e memorizza la potenza dai pannelli solari e il produttore dell'acqua che utilizza questa energia per raffreddare una piastra metallica.
Un’invenzione importante
Il liquido che viene raccolto è simile all’acqua piovana e può essere utilizzato per l’agricoltura o una volta purificato per bere.
Ap Verheggen, fondatore e artista che ha lavorato al SunGlacier, nel 2010 per creare modi per aiutare le zone affette da carenze idriche, sostiene che l’aria e il sole sono fonti utilizzabili per raccogliere l’acqua in luoghi colpiti dalla siccità.
Spiega infatti: “I deserti caldi sembrano asciutti, ma contengono ancora molta acqua nell'aria, fino a cinque volte più che nei Paesi Bassi. È soprattutto a causa delle alte temperature che non piove, ma l'umidità relativa è bassa, mentre l'umidità assoluta può essere molto alta”.
Le sperimentazioni del dispositivo
Il dispositivo è stato testato con successo nei Paesi Bassi, mentre in un primo momento, ha avuto delle difficoltà nell’ ambiente del deserto, poiché si è surriscaldato, ha smesso di lavorare e l’acqua è evaporata in pochi minuti dall’apertura del raccoglitore.
La società dopo aver sperimentato questo clima impegnativo sta costruendo ulteriori prototipi che richiedono meno energia e che potrebbero essere eventualmente prodotti su larga scala, inoltre intende costruire più macchine e sviluppare processi di stoccaggio e pulizia dell'acqua.
di Alessandro Conte
11 agosto 2017
credits: sunglacier.nl