MILANO - Lunghi periodi di siccità possono arrecare ingenti danni all’economia di un paese, soprattutto nei confronti del settore agricolo. Secondo l’ultimo report del WWF, una corretta organizzazione delle risorse idriche è la soluzione alle difficoltà legate alle riserve di acqua, che affliggono il settore terziario.
La situazione in Europa: emergenza desertificazione in Estate da evitare
In Europa centrale si sono spesso manifestati periodi di assenza di piogge e si sono registrate zone ad alto rischio di desertificazione. Lungo i territori europei, i fenomeni di aridità del suolo sono sempre più frequenti e sempre più in crescita. Un esempio? Dall’inizio dell’estate, Francia e Germania hanno dovuto affrontare un periodo di emergenza per affrontare la siccità e, secondo l’European Drought Observatory, anche i paesi del nord Europa saranno presto coinvolti, inclusi i territori dei Paesi baltici e la Svezia.
Secondo l’ultimo report del WWF “Good water management: The heart of Europe’s drought response”, il fenomeno della siccità è un avvenimento ricorrente e dettato dalla natura. Caratterizzato da un periodo prolungato di assenza di piogge, esso può portare infatti a una carenza di risorse idriche. Spesso però l’aridità non è dovuta semplicemente ad assenza di piogge, ma è causata da uno sfruttamento smodato e dalla cattiva gestione dell’ecosistema idrico, come laghi, fiumi, corsi d’acqua e falde acquifere.
La soluzione è conservare l’acqua in anticipo per utilizzarla nelle emergenze
Una soluzione potrebbe essere adottare un’azione preventiva volta a conservare in anticipo, grazie all’istituzione dei Piani di gestione dei Bacini Idrografici (RBMP) previsti dalla Direttiva Quadro sulle Acque, l’acqua dolce fornita dall’ecosistema idrico in modo da poterla utilizzare nei periodi di emergenza. Secondo la Legislazione Europea, attualmente il 60% dell’acqua del Vecchio Continente non rispetta i giusti requisiti per far sì che venga usufruita. Entro il 2027 secondo il Water Framework Directive dell’Unione Europea si dovrà provvedere a rendere salubre l’acqua dolce di fiumi, laghi e falde acquifere, attraverso processi di igienizzazione. I disastri causati dal cambiamento climatico sono evidenti; per questo, sarebbe necessario ed essenziale raggiungere il “net zero” entro il 2040, sostenere gli accordi di Parigi ed agire al più presto per limitare fenomeni devastati come il fenomeno della siccità.
di Michael Dones
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