MILANO - Il prossimo 8 giugno 2024 si celebrerà la Giornata Mondiale degli Oceani, dedicata a questi importanti ecosistemi che fungono da polmoni per il nostro pianeta e ospitano innumerevoli specie animali e vegetali, ma che purtroppo oggi sono sempre più surriscaldati a causa del cambiamento climatico, sovrasfruttati da una pesca eccessiva e soffocati da tonnellate di rifiuti.
Giornata Mondiale degli Oceani
Come ogni anno, è una celebrazione che mira a sensibilizzare e aumentare la consapevolezza e che offre l’opportunità di riflettere su ciò che possiamo fare per tutelare le acque, i mari e gli oceani; un’occasione per riconoscere l’importanza vitale del mare come ecosistema fondamentale e agire per preservare i suoi delicati ecosistemi.
Il tema della Giornata Mondiale degli Oceani di quest’anno sarà “Rivitalizzazione: azione collettiva per l'oceano”, un’iniziativa ambiziosa finalizzata a proteggere una risorsa preziosa, costantemente sfruttata dall’uomo e sempre più deturpata a causa di una scorretta gestione dei rifiuti.
La prima Giornata Mondiale degli Oceani fu inaugurata nel 1992, in occasione della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo (United Nations Conference on Environment and Development) a Rio de Janeiro. Il suo obiettivo era di valorizzare la bellezza degli oceani e rafforzare il legame fra l’uomo e il mare, informando le comunità globali in merito all’impatto delle pratiche umane sugli ecosistemi marini. Nel 2008, questa ricorrenza ha ottenuto il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite, diventando una celebrazione internazionale che vede coinvolte centinaia di Paesi in tutto il mondo, uniti per proteggere questa preziosa risorsa.
Eccezionalmente, quest’anno la sede delle Nazioni Unite a New York celebrerà la ricorrenza con un giorno di anticipo, trasmettendo in diretta l’evento venerdì 7 giugno 2024.
Lo stato degli oceani oggi
Oltre a essere una risorsa economica fondamentale per le attività umane, gli oceani forniscono una straordinaria fonte di ossigeno, ospitano una biodiversità sempre più a rischio e sono essenziali per la regolazione del clima, mitigando il riscaldamento globale attraverso l’assorbimento di circa il 90% del calore in eccesso.
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e gli innumerevoli studi condotti sull’impatto deleterio delle azioni umane sulla salute del pianeta, mari e oceani rimangono vulnerabili, trattati come immense discariche. La barriera corallina, uno dei più preziosi e ricchi ecosistemi al mondo, è già distrutta al 50%. La pesca incontrollata ha portato a un impoverimento delle risorse ittiche e messo a rischio numerose specie animali e vegetali, mentre i cambiamenti climatici minacciano ulteriormente la vita marina alterando l’equilibrio degli ecosistemi e innalzando le temperature.
Come contribuire alla tutela degli oceani
Gli oceani non sono fatti per soddisfare incondizionatamente le esigenze dell’uomo, ma sono una risorsa che dobbiamo assolutamente rispettare per la sopravvivenza di tutti gli altri organismi viventi.
Non solo le grandi aziende devono impegnarsi per ridurre l’inquinamento, ma anche ogni individuo, nel suo piccolo, deve fare la sua parte per salvaguardare il pianeta. Ognuno di noi, infatti, attraverso piccoli accorgimenti e azioni quotidiane, può contribuire a fare la differenza nella lotta contro il cambiamento climatico e le gravi conseguenze che esso, insieme all’inquinamento, riversa sugli oceani e, più in generale, sulla natura. È importante tenere a mente che è un grave errore ignorare queste tematiche e non comprendere l’importanza degli oceani nella nostra vita, poiché le nostre azioni inquinanti e poco rispettose della natura finiranno inevitabilmente per danneggiarci sempre di più in futuro.
In questa giornata dedicata alla celebrazione degli oceani e della vita che ospitano, ognuno di noi può fare la propria parte sensibilizzando le persone intorno a noi e diffondendo messaggi educativi. Compiendo scelte più etiche o raccogliendo rifiuti sulla spiaggia, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a fare la differenza.
Se tutti ci impegnassimo a proteggere il mondo, anziché sfruttarlo, la situazione migliorerebbe giorno dopo giorno.
Di Martina Invernizzi
