MILANO – creare un impatto idrico positivo rigenerando i cicli idrologici locali è l’impegno di Nestlé Waters che in Italia è presente con il Gruppo Sanpellegrino. a partire dal 2025 l’azienda amplierà in tutti i 48 stabilimenti nel mondo, i progetti già in essere per una gestione delle risorse idriche ancora più sostenibil. Questo avverrà attraverso il rafforzamento delle collaborazioni con i partner e la definizione di soluzioni su scala locale per tutelare la qualità e la quantità delle risorse idriche esistenti, compresa l’ecosistema e la natura incontaminata che le circonda.
La certificazione AWS
La nuova iniziativa fa leva sull’impegno assunto dalla società di certificare, entro il 2025, tutti i suoi stabilimenti Waters in base allo standard Alliance for Water Stewardship (AWS). Questo standard richiede agli utenti di comprendere e agire collettivamente per affrontare le difficoltà legate alle risorse idriche.
In Italia Sanpellegrino ha già certificato lo stabilimento di Ruspino a San Pellegrino Terme (BG), dove viene imbottigliata l’acqua S.Pellegrino e prevede di certificare il sito produttivo di Acqua Panna a Scarperia (FI) e quello di Levissima a Cepina Valdisotto (SO) nel 2022. Nel 2023 toccherà allo stabilimento di San Giorgio in Bosco (PD).
L’impegno di Nestlé
Nestlé metterà a frutto le sue competenze per portare avanti la rigenerazione dei cicli idrologici in cui opera implementando più di 100 progetti per i suoi 48 siti produttivi entro il 2025. Queste iniziative nuove e misurabili sosterranno una migliore gestione dell’acqua e delle infrastrutture idriche. Per sostenere la realizzazione di questi progetti, Nestlé investirà 120 milioni di Franchi svizzeri (USD 130 milioni).
“Oggi, stiamo accelerando il nostro percorso finalizzato a sostenere la rigenerazione dei cicli idrologici locali e ci stiamo impegnando al massimo per introdurre nuove iniziative coraggiose” - ha dichiarato Muriel Lienau, Responsabile EMENA Nestlé Waters. “Vogliamo avere un ruolo attivo nel proteggere e mettere in sicurezza le risorse idriche nei luoghi in cui operiamo. Per questo collaboreremo con numerosi partner per sviluppare progetti su misura che aiuteranno a individuare soluzioni locali”.
La tutela delle risorse idriche
Il cambiamento climatico, il maggiore consumo d’acqua, l’urbanizzazione crescente e le infrastrutture danneggiate sono tra i fattori che contribuiscono al deterioramento del ciclo idrologico naturale. Sono tendenze che interferiscono con la prevedibilità delle precipitazioni e con la disponibilità di acque pulite. Inoltre, l’aumento delle temperature e condizioni meteorologiche più estreme stanno incrementando la frequenza di inondazioni e siccità.
Collaborazioni per lo sviluppo di progetti su misura
Nestlé collaborerà con le comunità, partner ed esperti globali al fine di individuare, sviluppare e portare avanti progetti specifici per affrontare queste sfide. Come membro fondatore del 2030 Water Resources Group (2030 WRG), Nestlé ha collaborato in passato con leader e 10 professionisti dei settori pubblico, privato e della società civile per progettare soluzioni volte alla gestione sostenibile delle acque. La società metterà a frutto l’esperienza e le competenze acquisite dal 2030 WRG, nonché da molte altre partnership, per realizzare i suoi oltre 100 progetti di conservazione dell’acqua.
Misurazione dei risultati
Tutti i progetti saranno misurabili utilizzando la metodologia Volumetric Water Benefit Accounting (VWBA) del World Resource Institute, che assicura coerenza nell’analisi delle attività di gestione delle acque e aiuta a garantire che tali attività siano mirate ad affrontare sfide condivise, attuali e future, nel settore. Con questa metodologia, un comitato esterno di nuova creazione analizzerà la rilevanza e la sostenibilità dei progetti e darà un feedback sul loro contributo ad affrontare le sfide e le opportunità locali. Nestlé Waters comunicherà in piena trasparenza l'utilizzo dell'acqua in ciascuno dei propri siti produttivi e il contributo dei propri progetti al territorio.
Di Prisca Peroni