MILANO - Quasi il 70 percento del Pianeta è coperto da oceani, ma come sarebbe la superficie terrestre se le acque si ritirassero? A simulare tale scenario “apocalittico” un’animazione in timelapse realizzata dal planetologo James O'Donoghue, ex collaboratore della NASA oggi al servizio dell'Agenzia Spaziale Giapponese Jaxa, e pubblicata su Twitter.
La simulazione della situazione della Terra con un calo di livello del mare
Lo scienziato ha ripreso un'animazione della NASA, realizzata nel 2008, ricreandola ad alta risoluzione e con tempistiche modificate. La clip ha simulato un calo del livello del mare che rivela gradualmente i due terzi della terra nascosta sott'acqua: durante il video mano a mano emergono catene montuose e canyon sommersi. L’animazione mostra i punti in cui si connettevano i ponti di terra durante le ere glaciali. Intorno alle coste italiane il primo a scomparire sarebbe il mar Adriatico, seguito dalle acque che circondano la Sicilia e la Sardegna.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono invece differenti
Nel video in timelapse, dalla durata di 51 secondi, il colore marrone della terra arida avanza velocemente, mentre il blu, a poco a poco, cede il passo alle acque che scendono fino a oltre 6.000 metri sotto l'attuale livello dei mari. L’animazione simula una diminuzione del livello del mare, ma in realtà, secondo gli esperti, a causa dei cambiamenti climatici stiamo andando incontro ad un innalzamento. Secondo un recente rapporto, la calotta glaciale della Groenlandia si sta sciogliendo sette volte più rapidamente rispetto agli anni '90, mettendo a rischio gli abitanti delle regioni costiere entro l'anno 2100 se mantiene il ritmo attuale.
di Salvatore Galeone
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