MILANO – Può capitare anche questo: una mattina una persona si alza, decide di comune accordo con la propria dolce metà di fare un’escursione e, ad un certo punto, si ritrova in una spiaggia completamente coperta da palle di ghiaccio delle dimensioni di un pallone. È ciò che è successo al fotografo amatoriale Risto Mattila e a sua moglie che, un giorno, facendo una passeggiata lungo Marjaniemi Beach, in Finlandia, si sono trovati dinnanzi ad uno spettacolo che solo il ghiaccio sa regalare.
Le dichiarazioni del protagonista sul fenomeno delle palle di ghiaccio
“Non ho mai visto nulla di simile – ha raccontato al The Guardian – Si è trattato di una scena mozzafiato. Mi trovavo in quella spiaggia con mia moglie, c’era il sole e la temperatura era di un grado sotto lo zero, c’era anche un filo di vento”. Questo fenomeno sembra aver luogo quando l’acqua agitata vicino alla riva rompe uno strato di ghiaccio fangoso, il quale si accumula e si attacca rotolando tra le onde fino a formare una palla e congelarsi. Il fenomeno, però, non è un caso isolato in quanto un’altra persona lo ha documentato a Hailuoto, un comune finlandese situato sull’omonima isola nel golfo di Botnia, più o meno nello stesso periodo in cui è stato fotografato da Risto Mattila.
Il parere degli esperti sul raro fenomeno della creazione delle sfere ghiacciate
Jouni Vainio, “ice specialist” presso l’Istituto Meterologico finlandese, sostiene che tale fenomeno avvenga una volta all’anno e sia molto raro da vedere e documentare: molti elementi metereologici, infatti, devono verificarsi contemporaneamente affinché si creino le giuste condizioni che permettono la formazione di queste particolari palle di ghiaccio.
“Prima di tutto – commenta l’esperto – serve che la temperatura dell’aria sia vicina allo zero, che l’acqua sia prossima al punto in cui passa allo stato solido, una spiaggia sabbiosa poco profonda e al tempo stesso in leggera pendenza e, in ultima, delle leggere onde. È necessario anche qualcosa che agisca come nucleo e che inizi ad accumulare del ghiaccio intorno a sé stesso. Il moto ondoso, poi, lo sposterà lungo la spiaggia, avanti e indietro: una piccola superficie della palla, così, si bagnerà, si congelerà e, mano a mano, diventerà sempre più voluminosa”.
Il Dottor James Carter, professore di Geografia e Geologia presso l’Università di Stato dell’Illinois, sostiene che questo fenomeno, solitamente, accade in autunno, in occasione del cambio di stagione. Secondo quanto riporta il The Weather Network, nel 2017, le rive del lago Huron e Michigan hanno visto la formazione di tantissime palline di ghiaccio.
di Stefania Ghezzi
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