Manta, la barca a vela che pulisce acqua e fondali marini dai rifiuti

Manta, la barca a vela che pulisce acqua e fondali marini dai rifiuti

Arriva la prima barca a vela ecologica in grado di aspirare dagli oceani i rifiuti di plastica, da quelli più ingombranti ai più piccoli

MILANO – Un catamarano in grado di raccogliere, trattare e recuperare grandi quantità di rifiuti di plastica in mare e alle foci dei fiumi. Due anni fa Yvan Bourgnon, campione e navigatore da record, ha iniziato a progettare Manta, la prima barca a vela ecologica ideata per raccogliere e smaltire grandi quantità di plastica che inquina i nostri mari. Oggi il catamarano è pronto a salpare, con l’obiettivo di recuperare dalle acque 10mila tonnellate di scarti l’anno.

Catamarano ecologico

Il catamarano è lungo 56 metri e, dal 50 al 75%, si auto-alimenta di energia propria che produce dal riutilizzo dei rifiuti plastici raccolti. La barca ha la forma di una manta, per resistere a tutte le condizioni metereologiche, e raccoglie le plastiche grazie a due ali in grado di separare il plancton dall’immondizia più piccola. Grazie ad un impianto sonoro durante la navigazione allontana pesci e cetacei dalla traiettoria. Con un’impronta di carbonio ridotta al minimo, Manta sarà equipaggiata con vele DynaRig e quattro motori elettrici alimentati sia da due turbine eoliche che da 2000 m² di pannelli solari, il tutto combinato con un potente sistema di accumulo.

L’ideatore del catamarano ecologico

Yvan Bourgnon oggi ha cinquant’anni e naviga da quando ne aveva 8. Durante le competizioni si è spesso scontrato con oggetti galleggianti. Per questo motivo ha deciso di fondare SeaCleaners, il polo tecnico la cui missione è quella di ridurre l’inquinamento marino da plastica attraverso una tecnologia innovativa. “Durante un giro del mondo con la famiglia, da bambino, non ho mai visto alcun pezzo di plastica in mare - ha dichiarato il navigatore - Trent’anni dopo ho fatto fatica a navigare tra i rifiuti di plastica dell’Oceano Indiano, un vero e proprio scempio”. Da questa sua forte sensibilità nei confronti dello stato degli oceani oggi nasce Manta.

La plastica negli oceani

Sul fondo degli oceani potrebbero esserci circa 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche. Ad affermarlo è una nuova ricerca* della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro). Secondo gli scienziati australiani, sui fondali marini c’è più del doppio della quantità di plastica rispetto a quella presente sulla superficie dell’acqua. I risultati mostrano inoltre che la quantità di microplastiche nei sedimenti è 25 volte superiore a quanto si pensava in precedenza. Stando a queste cifre, iniziative come quella del catamarano Manta sono indispensabili per ripristinare lo stato di salute degli Oceani.

Di Salvatore Galeone

Bibliografia:

* Microplastic Pollution in Deep-Sea Sediments From the Great Australian Bight; Front. Mar. Sci., 05 October 2020

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