Ogni giorno risparmiato un quantitativo pari al volume necessario per riempire una piscina olimpionica
MILANO – Si trova nello stato centrale di Jalisco, uno di quelli che più risentono la scarsa disponibilità di acqua, e si pone l’ambizioso obiettivo di diventare una fabbrica a “zero acqua”. E’ il caso di Cero Agua, caseificio di Nestlé, che nelle attività produttive ha avviato dei processi volti a reimpiegare l’acqua di scarto dei prodotti lattiero-caseari.
IL PROCESSO– E’ stato calcolato che il risparmio delle risorse idriche grazie al riciclo dell’acqua è pari al volume necessario per riempire una piscina olimpionica all'aperto, o soddisfare il consumo medio giornaliero di 6.400 persone in Messico. Il caseificio Cero Agua riscalda a bassa pressione il latte di mucca fresco per rimuovere parte del suo contenuto d'acqua, che solitamente è intorno all’88% di acqua. Il vapore risultante viene poi condensato, trattato e impiegato per pulire le macchine stesse. Una volta che le macchine sono lavate, l'acqua viene raccolta nuovamente, purificata e riciclata una seconda volta.
L’IMPEGNO DI NESTLÉ– “In Messico e in tutto il mondo, l'acqua è una risorsa vitale e fragile - ha detto il CEO Nestlé Paul Bulcke - A causa della rilevanza dell’acqua nella produzione di alimenti e poiché è fondamentale per la conservazione della vita, Nestlé in tutto il mondo continuerà a portare avanti le iniziative che contribuiscono al mantenimento e l'accesso alle risorse naturali”.
RISPARMIO IDRICO– Il riutilizzo dell'acqua dal latte in questo modo elimina la necessità di estrarre altra acqua sotterranea per i processi produttivi. La quantità di acqua che la latteria Cero Agua non estrare ogni giorno (circa 1,6 milioni di litri) ha l’obiettivo di essere presto pari a circa il 15% del totale dell'acqua utilizzata da Nestlé in Messico ogni anno nelle sue fabbriche. In tutto il mondo, Nestlé mira a ridurre ulteriormente il prelievo di acqua per tonnellata di prodotto del 40% entro il 2015.
aggiornato il 14 novembre 2014