MILANO – Il lavoro di ricerca su nuovi tipi di materiali che siano adatti per la realizzazione di batterie ecosostenibili è in continuo sviluppo. Una delle ultime scoperte, per esempio, arriva direttamente dagli Stati Uniti d’America. Un gruppo di ricercatori della Purdue University, in Indiana, ha individuato il modo per trasformare la plastica di scarto in un materiale che può entrare a far parte delle componenti delle batterie, fra cui anche quelle delle automobili elettriche. Lo studio, condotto da diversi scienziati guidati dal Dottor Vilas Pol, è stato pubblicato sul magazine ACS Sustainable Chemistry & Engineering.
Sintetizzato il sodio tereftalato tramite degradazione del PET
Gli scienziati della Purdue University, ingegnandosi, hanno trovato una soluzione per sintetizzare il sodio tereftalato attraverso la degradazione del PET. Il sodio tereftalato è una molecola che può essere impiegata come materiale anodico nelle batterie a ioni di litio al posto della grafite che, ad oggi, è l’elemento più richiesto.
Il Professor Vilas Pol ha affermato che la tecnologia agli ioni di litio sta, sempre di più, dominando sia il mercato dell’elettronica portatile che quello dei veicoli elettrici. La ricerca sulle batterie agli ioni di sodio però sta guadagnando terreno (e notevole attenzione) grazie al suo basso costo ed alle interessanti prestazioni elettrochimiche.
Un nuovo modo per riciclare il PET
Il team di lavoro della Purdue University ha così introdotto due novità. La prima è il metodo di sintetizzazione del sodio tereftalato che avviene tramite bombardamento di microonde delle scaglie di PET in un processo della durata di pochi minuti. La seconda, infine, riguarda il tema dell’ecosostenibilità. Il PET, infatti, è un materiale che si trova in grande abbondanza sulla Terra ed individuare un ulteriore modo per riciclarlo è un aspetto particolarmente importante, soprattutto se si sta parlando di produrre un nuovo tipo di batteria più sostenibile.
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di Rossella Digiacomo
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