MILANO – Il 2015 è stato un buon anno per la raccolta differenziata. Dopo i dati positivi, diffusi dallo studio realizzato da Bain & Company per Utilitalia, secondo cui in 8 anni la raccolta differenziata, trainata dall'organico, ha registrato un incremento del 64%. Anche gli imballaggi in plastica, i rifiuti più inquinanti che ci siano, vengono differenziati sempre di più. Questa volta lo dice il Consorzio Corepla. Nel 2015 sono state raccolte circa 900mila tonnellate, con un aumento dell'8,4% rispetto al 2014. Vola il Sud Italia che segna un progresso del 14%.
I progressi delle zone più arretrate
"E' un segnale di risveglio - ha commentato il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo - un segnale non spontaneo ma che è stato accompagnato dalle azioni fatte da noi e dal Conai per portare le aree più in ritardo d'Italia vicino alle aree più performanti" in materia di raccolta e riciclo di materiali in plastica. È un dato, ha concluso Quagliuolo che "conferma la bontà delle nostre azioni" e quindi siamo solo "parzialmente sorpresi".
I dati del riciclo in Italia
È un’Italia sempre più eco friendly quella che ci mostrano i dati di Corepla (consorzio di riciclo degli imballaggi di plastica). Nel 2015 la raccolta differenziata degli imballaggi di plastica ha guadagnato un aumento dell’8,4% sul 2014 e la copertura della popolazione servita è arrivata al 97%. Lo scorso anno ogni italiano ha raccolto in media 15,1 chili di plastica, contro i 13,9 chili del 2014. In numeri assoluti sono state raccolte 900mila tonnellate di imballaggi di plastica e per 540mila è stato possibile il riciclo (sono stati recuperati anche imballaggi non riciclabili per 324mila tonnellate).
A livello geografico, le regioni più virtuose per la raccolta della plastica sono la Lombardia con 170.444 tonnellate e un aumento del 5% sul 2014 e il Veneto con 111.464 tonnellate e un +7,6%. Significativo l’aumento avvenuto nelle regioni del Sud: la Calabria ha segnato un +50,2%, la Basilicata +43,8%.
di Salvatore Galeone