Qual è l’acqua migliore per il latte in polvere

Acqua per latte in polvere, quale usare?

Scopri come scegliere l'acqua giusta per il latte in polvere e durante l'allattamento al seno. Un esperto risponde alle domande di Eleonora.

MILANO – Tutti gli specialisti confermano che la migliore forma di nutrizione per i neonati è l’allattamento al seno, ma ci sono dei casi in cui non è possibile. Il latte in polvere è un ottimo sostitutivo al latte materno. Durante la sua preparazione sono consigliate alcune tipologie di acque, vediamo quali e perché. 

Perché scegliere l'acqua minerale

Nella preparazione del latte in polvere, è fondamentale garantire l’igiene e la pulizia delle superfici con cui viene a contatto il prodotto. Alcune persone utilizzano acqua del rubinetto, ma questo processo è pericoloso; nonostante sia potabile, questo tipo di acqua potrebbe contenere al suo interno dei metalli, pericolosi per l’intestino e lo stomaco del neonato. 

Esistono, e vengono consigliate, acque in commercio adatte alla preparazione di alimenti per bambini; è possibile trovare tale dicitura nell’etichetta. L’acqua deve avere delle particolari qualità organolettiche e superare una serie di rigidi controlli. 

Quale acqua scegliere per il latte in polvere

Per essere idonea alla diluizione del latte artificiale, l’acqua deve avere determinate caratteristiche: in particolare, la quantità di Sali minerali è fondamentale nella scelta dell’acqua da utilizzare. Gli esperti suggeriscono, infatti, di utilizzare per il latte in polvere un’acqua a basso residuo fisso, ovvero poco mineralizzata.

E' consigliato quindi per la preparazione del latte in polvere scegliere acque con un residuo fisso basso (meno di 500 mg per litro) e basse concentrazione di minerali: meno di 10 mg per litro di nitrati, meno di 100 mg per litro di calcio, meno di 10 mg per litro di sodio, meno di 25 mg per litro di cloro, meno di 1,5 mg litro di fluoro; inoltre non deve contenere nitriti né ammoniaca.

I consigli del'esperto

Ecco il consiglio di Dottor Alessandro Zanasiesperto dell’Osservatorio Sanpellegrino: “Finché il bambino viene allattato al seno, non ha bisogno di ulteriori integrazioni di liquidi, mentre a partire dallo svezzamento è consigliato selezionare acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/L) e oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L) con contenuto di nitrati ≤ 10 mg/L. – specifica il Dottor Zanasi – Per scegliere la giusta acqua per bambini occorre quindi leggere bene l’etichetta per verificare la composizione, poiché acque troppo ricche di sali minerali e fluoro potrebbero sovraccaricare il lavoro dei reni, ancora non perfettamente sviluppati in questa fascia d’età.” 

Tra le acque consigliate troviamo Levissima, una delle più indicate grazie a un residuo fisso a 180°C di 83,0 mg/L, le cui proprietà la classificano come oligominerale.

Di Stefano Morretta

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