MILANO – L'acqua è essenziale per la vita dell’uomo. Rappresenta circa il 50/70% del nostro peso corporeo ed è cruciale per la maggior parte delle nostre funzioni vitali. La disidratazione può causare diversi disturbi, dallo stress alle vampate di calore. Il mal di testa è uno dei primi segnali che il nostro corpo ci manda per spingerci a bere di più.
Il corpo perde continuamente acqua
Quando entriamo in deficit idrico, in primo luogo ci sentiamo assetati ed affaticati. Questo dà il via ad uno stato di malumore e al declino mentale e fisico. Il nostro corpo perde continuamente acqua attraverso il respiro, l’urina, le feci e la pelle. La maggior parte delle persone che mantengono uno status ottimale d’idratazione, lo mantengono grazie all’assunzione d’acqua unita ad una dietra equilibrata, ricca di frutta e verdura.
Cosa succede quando siamo disidratati?
Una ricerca dell’Institute of Medicine dimostra che già quando raggiungiamo l'1% di disidratazione, il nostro stato d’animo peggiora insieme all'attenzione, alla memoria e alla coordinazione motoria. Sembra inoltre che la disidratazione porti alla diminuzione del tessuto cerebrale, riducendo così il volume del cervello ed influenzando temporaneamente la funzione delle cellule. Anche il sangue risente della mancanza d’acqua, diventando più concentrato ed aumentando la frequenza cardiaca e di conseguenza la pressione sanguigna. Nei reni invece, il mancato apporto di liquidi, fa scattare un allarme che li porta ad urinare meno.
Quanto si deve bere?
Il fabbisogno idrico delle persone varia drasticamente a causa di diversi fattori: la composizione corporea, il metabolismo, la dieta, il clima e l'abbigliamento. Secondo alcuni studi, la dose d’acqua sufficiente per gli uomini e per le donne adulte, è rispettivamente di 3,7 e 2,7 litri al giorno. Circa l'80% dei liquidi assunti durante il giorno devono derivare dall’acqua, mentre il restante 20% dal cibo.
di Alessandro Conte