Fisioterapia in acqua: quali sono i benefici e per chi è adatta

Fisioterapia in acqua: quali sono i benefici e per chi è adatta

Scopriamo come funziona l’idrokinesiterapia e quali sono i principali benefici rispetto ad altri metodi di riabilitazione

MILANO – Spesso per recuperare l’efficenza motoria o accelerare la riabilitazione dopo un infortunio si ricorre alla cosiddetta idrokinesiterapia, meglio conosciuta come fisioterapia in acqua. Si tratta di una serie di esercizi da svolgere in acqua che è possibile associare alla fisioterapia a secco oppure in alternativa alla terapia in palestra. Scopriamo come funziona e quali sono i vantaggi rispetto ai tradizionali metodi di riabilitazione.

Idrokinesiterapia: cos’è e come funziona

La fisioterapia in acqua, o idrokinesiterapia, consiste nella riabilitazione motoria svolta in acqua attraverso una serie di esercizi attivi o passivi al fine di recuperare un eventuale funzione del corpo che è andata persa, in ambito ortopedico o neurologico. L’idrokinesiterapia sfrutta le proprietà di galleggiamento di un corpo in acqua, grazie a cui è possibile effettuare una serie di movimenti in assenza o con una riduzione del peso corporeo sulla parte interessata alal riabilitazione.

Fisioterapia in acqua: quali sono i principali benefici

La fisioterapia in acqua permente di praticare esercizi e movimenti in anticipo rispetto ad un normale percorso di riabilitazione ed in completa sicurezza, riducendo notevolmente i tempi di recupero per diverse patologie. L’idrokinesiterapia si avvale di due importanti proprietà dell’acqua: l’assenza di gravità, che facilita l’esecuzione dei movimenti, e l’elevata temperatura, che ha effetti miorilassanti e antidolorifici.

Ecco alcuni tra i benefici legati all’idrokinesiterapia:

  • Rilassamento dei muscoli
  • Sollievo dal dolore
  • Miglioramento della mobilità articolare
  • Recupero della deambulazione
  • Miglioramento della circolazione arteriosa
  • Recupero di forza ed equilibrio
  • Riduzione di contratture o stati di tensione muscolare

Per saperne di più sulla riabilitazione in acqua leggi anche i benefici legati all’acquaterapia

Dove si pratica l'Idrokinesiterapia

L’idrokinesiterapia va praticata in vasche concepite apposta per poter effettuare il ciclo di riabilitazione, non nelle classiche piscine dei centri sportivi. Le vasche devono contenere acqua a una temperatura che si aggira intorno ai 33/34 gradi, ideale per l’apparato muscolo scheletrico.

Ciascuna vasca viene divisa in varie sezioni con diversi gradi di galleggiamento che permettono di poter effettuare esercizi riabilitativi con diversi gradi di carico o in totale assenza. Ogni vasca è dotata inoltre di alcuni attrezzi galleggianti e pesi da utilizzare nella seduta riabilitativa che permettono di aiutare il paziente nelle varie situazioni.

Terapia in acqua: per chi è adatta?

La riabilitazione in acqua è adatta principalmente per coloro che soffrono di patologie ortopediche come artroprotesi d'anca e di ginocchio, ernie discali, lesioni dei legamenti del ginocchio e dei menischi, lesioni della cuffia dei rotatori, fratture, distorsioni, artrosi polidistrettuale, lesioni muscolari e tendinee, distorsioni. Inoltre l’idrokinesiterapia è consigliata per chi soffre di patologie reumatologiche come artrosi del ginocchio e dell'anca, malattie reumatiche, fibromialgie, spondiloartriti e patologie neurologiche come emiparesi, sclerosi multipla, distrofia muscolare, disturbi del movimento dovuti, ad esempio, a traumi o a eventi come l'ictus.

Essa è consigliata rincipalmente nelle prime fasi dei programmi di riabilitazione, dopo interventi chirurgici o durante la cura dell’artrosi per gli anziani.

Di Salvatore Galeone

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