MILANO – Per le donne italiane un’alimentazione sana rappresenta un importante strumento di tutela e cura della propria salute e di quella dei propri cari. Maggiore attenzione in Italia, rispetto ad altri Paesi, per uno stile alimentare corretto ed equilibrato da seguire in gravidanza. Promosso, anche dalle donne straniere immigrate, il cibo “made in Italy”. Questi alcuni risultati di due indagini promosse da Onda, Civil Society Participant di EXPO 2015, su un campione di donne italiane e straniere residenti in Italia per indagare le loro abitudini alimentari e il loro rapporto cibo‐salute.
L’indagine sulle donne italiane
“L’alimentazione è uno dei fattori che più influiscono sullo sviluppo psico‐fisico, sulla produttività, sulla qualità della vita e dell’invecchiamento. Lo stretto legame tra alimentazione e salute è sottolineato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che considera nutrizione adeguata e salute dei diritti umani fondamentali”, afferma Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “Questa nostra prima indagine rileva come, nonostante oltre la metà delle intervistate (56%) sia molto soddisfatta del proprio stile alimentare, ritenuto nel complesso sano ed equilibrato e ispirato ai principi della dieta mediterranea, 4 donne su 10 vorrebbero migliorarlo ulteriormente, aumentando, per esempio, il consumo di frutta e verdura e privilegiando cibi freschi e naturali. Ci sono, però, alcuni ostacoli che impediscono di perseguire l’obiettivo di un’alimentazione ‘perfetta’: dalla difficoltà di conciliare la scelta di alimenti più salutari con i gusti dei propri familiari (43%), alla mancanza di tempo da dedicare alla preparazione dei cibi (34%), dal costo elevato degli alimenti sani (32%) alla pigrizia e alla scarsa determinazione (30%)”.
L’indagine sulle donne straniere
L’interesse delle nostre connazionali per l’alimentazione come strumento di salute è confermato anche da una seconda indagine promossa su alcune donne straniere immigrate in Italia, di età inferiore ai 40 anni, intervistate in due focus group, allo scopo di indagare in che modo siano cambiate le loro abitudini alimentari in seguito al trasferimento in un altro Paese e al cambio di cultura. In particolare, le straniere percepiscono in Italia, rispetto al loro Paese d’origine, una maggiore attenzione a seguire una dieta sana ed equilibrata durante il periodo della gravidanza.
La maggioranza delle donne immigrate segue ormai uno stile alimentare prevalentemente italiano: la possibilità di cucinare piatti della propria tradizione è, infatti, fortemente condizionata dalla difficoltà di reperire gli ingredienti e dal loro costo troppo elevato. Positivo, comunque, il giudizio nei confronti del cibo “made in Italy”, considerato più salutare: ne vengono inoltre apprezzate la qualità e la ricchezza delle materie prime, la semplicità e varietà dei piatti (valori condivisi, peraltro, anche dalle italiane).