MILANO - L’artista Nora Lux apre il progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, l’evento dedicato all’ambiente in programma presso la Sala Nagasawa dell’Ex Cartiera Latina a Roma. L’evento si avvale del patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e della collaborazione di numerose associazioni che operano nel settore ambiente.
L’impatto dell’uomo oggi sull’equilibrio del pianeta
Il riscaldamento globale, causato dall’uso di combustibili fossili, dal disboscamento su larga scala e dagli allevamenti intensivi, genera conseguenze gravi ed importanti; è necessario agire, prendere posizione, divulgare, e questa consapevolezza ha motivato i curatori a chiamare l’Arte a sostegno, per realizzare sia il primo evento del 2022, ed oggi il secondo appuntamento del progetto Climate Change “Anthropos e Kainos II” 2023, un evento tematico di enorme attualità, il cui titolo deriva dall’unione di due parole greche: anthropos (uomo) e kainos (recente, nuovo). Il significato che assume, dunque, è quello di un “periodo in cui la Terra ha un nuovo aspetto a causa delle azioni umane”: senza sostituire il termine corrente usato per l’epoca geologica attuale, Olocene, il nome del progetto indica esclusivamente l’impatto che l’homo sapiens ha sull’equilibrio del pianeta, sull’impatto dei cambiamenti climatici e sul loro destino.
Visto attraverso il prisma dell’arte, il progetto presenta più di cento tra opere di artisti italiani ed esteri, coinvolgendo inoltre designer, architetti, street artist, attori, poeti, musicisti, e ricercatori che si confrontano, con la volontà di farsi vettori del cambiamento e dare la possibilità di rovesciare l’idea di mondo. Un percorso in cui l’arte è ambasciatrice di sensibilizzazione, soprattutto verso un pubblico ancora in difficoltà nel percepire l’entità del pericolo della crisi climatica.
La performance Templum III di Nora Lux
In occasione dell’inaugurazione dell’evento, l’artista Nora Lux propone la performance Templum III, una visione del tempio inteso come contemplazione che ripete simbolicamente il modello di cosmo: la fruizione della performance procede infatti attraversando il perpetuarsi di tale atto nella dimensione del tempo oltre lo spazio. I luoghi che l’artista sceglie diventano “Aree Sacre” e la performance rispetta una divisione spaziale e temporale secondo concetti di assialità e orientamento in continuo rapporto con la natura, osservando la rotazione dei corpi celesti. Con questa performace, la Lux continua a porsi come interprete di un mondo arcaico con il quale, nell'era digitale, possiamo ancora confrontarci recuperando il valore del mito e il rispetto per la natura. “Sento che il mio compito di artista – dichiara Nora Lux – sia di cercare una risposta laddove l'apparenza rimanda a un invisibile, inteso come mistero e come aspetto della vita soggettiva e sociale che non rientra nella ferrea logica di un capitalismo aggressivo e supertecnologico”.
Una performance corale
Negli ultimi anni in Europa e nel mondo, molti artisti hanno denunciato i cambiamenti climatici e l’indifferenza dei leader mondiali, hanno appoggiato i movimenti ambientalisti, e molti di questi sono a sostegno dell’evento, e messo in discussione la società dei consumi: è ciò che “Anthropos e Kainos” vuole portare avanti oggi. Il progetto Climate Change rappresenta così una performance corale che propone un’introspezione per smentire idee preconcette e sensibilizzare positivamente ed attivamente, proponendo al visitatore un’intensa riflessione sul rapporto che lega il Sapiens e l’ambiente naturale, esprimendo tutta la cecità ancora presente nell’uomo nei confronti dell’attuale situazione.
Di Salvatore Galeone