MILANO – Nel 2005 è stato il primo italiano a vincere l'oro mondiale di stile libero ed è diventato per tutti i tifosi Filippo "Magno". Ma non si è accontentato e ha rivinto l'oro ai Mondiali di Melbourne del 2007. Ne “La resistenza dell’acqua”, edito da Sperling & Kupfer, l’ex nuotatore Filippo Magnini racconta con grande sincerità il suo straordinario percorso sportivo e la sua storia personale, spesso sotto i riflettori, in cui l’acqua è stata una compagna di viaggio capace di dargli grandi soddisfazioni dal punto di vista sportivo e umano.
Dalla lotta contro la squalifica all’amore
Filippo Magnini, miglior stileliberista italiano di sempre nelle distanze brevi, in carriera ha conquistato un bronzo olimpico, è stato 4 volte campione del mondo e 17 volte campione europeo. Testimonial della campagna "I'm doping free", nel 2017 la squalifica per doping arriva come un'incredibile ferita che lo ha visto lottare in prima fila per la difesa della verità, ottenendo l’assoluzione da parte del TAS.
Magnini nel libro si racconta con grande trasparenza e coraggio ripercorrendo la sua carriera, la sua lotta contro la squalifica e il suo amore con Giorgia Palmas. “Sono nato a Pesaro, città di mare, sotto il segno dell’Acquario. Come tutti i bambini italiani, avrei voluto fare il calciatore, ma poi ho cominciato a nuotare e non mi sono più fermato. Ho partecipato a quattro Olimpiadi, ho vinto 55 medaglie tra Olimpiadi campionati mondiali ed europei. Ho una famiglia formidabile, che ha creduto in me e mi ha accompagnato in ogni tappa della mia carriera. E ho avuto grandi allenatori, come Claudio Rossetto, che è stato per me come un padre e un fratello maggiore.”
La gioia di essere in acqua
Di piscina in piscina, Filippo Magnini ha girato mezzo mondo e ha conosciuto personaggi famosi dello sport, del cinema e della politica. Alla fine del 2017, a trentacinque anni, si è ritirato dal nuoto agonistico. Ma Filippo non ha potuto riposarsi e godere dei suoi successi sportivi: dopo pochi mesi è stato travolto da un’accusa della Procura antidoping. “Ho perduto il sonno e la serenità, ho speso energie e rabbia per riuscire a dimostrare un fatto del tutto evidente: non ho mai tentato di doparmi, e infatti non esiste alcuna prova in questo senso. È stata una battaglia difficile e dolorosa. Ma per fortuna, a un certo punto ho avuto accanto Giorgia, una donna favolosa, che mi ha ridato la voglia di vivere e il sorriso. In questo libro racconto la mia vita, la mia storia e i miei progetti futuri. La fatica di essere campioni e la gioia che provo quando sono in acqua.”
di Salvatore Galeone
Source: PSerling & Kupfer