MILANO – La Chiesa di San Lorenzo a Venezia, sotto il nome di “Ocean Space” apre le sue porte con la mostra “Moving Off the Land II” promossa da Tba21 Academy e curata da Stefanie Hessler.
Biodiversità marine in mostra
L’artista Joan Jonas usa il suo linguaggio astratto e ritualistico per mettere in mostra una ricerca sulle biodiversità marine avvenuta nelle coste giamaicane e negli acquari di gran parte del mondo. L’oceano è concepito dall’artista come entità naturale ma anche poetica, luogo affascinante ma per lo più misterioso, soggetto d’esplorazione perché fonte di vita e dimora di essere viventi. I disegni, che sono spesso parte integrante delle performance dell’artista come gesti coreografici e linee narrative, fluttuano leggeri nello spazio della navata a evocare il mondo sommerso: appesi insieme a parole e poesie, puntellano così il motivo ricorrente dell’artista, gli oceani.
Immergersi nell’arte
I cinque lavori dal titolo My New Theater propongono un’immersione visiva: seguendo un flusso libero, lo spettatore non solo diventa un visitatore di mondi marini, ma è portato a sperimentare i possibili significati di queste opere multimediali, negoziando le proprie impressioni con le varie sovrapposizioni di scena subacquee, organismi marini e altri materiali filmati. Potendo focalizzare l’esperienza attraverso strutture pensate come dispositivi teatrali, si passa in mondi figurativi e mitologici puntellati da testi di autori come Herman Melville o con le semplici parole di un pescatore giamaicano. La performance Moving off the Land II è una variante del lavoro presentato al Fort Manson Center for Art and Culture di San Francisco e collega letture, danza, disegno dal vivo e proiezioni per raccontare delle biodiversità marine in via di estinzione e degli abitanti del mare e delle loro culture.
di Michael Dones
Source: Enrico Fiorese