RIO DE JANEIRO – Dopo i mondiali di calcio della scorsa estate, il prossimo anno sarà ugualmente importante per il Brasile sportivo. Rio de Janeiro ospiterà i giochi olimpici, aggiudicati nel 2009, ma la preoccupazione degli organizzatori e non solo, è incentrata sul garantire la salute pubblica in una metropoli che da anni soffre la questione dell’inquinamento delle acque. E la promessa fatta, a un anno dall’apertura delle Olimpiadi, è impegnativa: ripulire l’80 per cento della spazzatura che annega Baia di Guanabara.
Il problema di Rio de Janeiro
Negli ultimi sei anni, Rio ha speso milioni di dollari per la pulizia, ma l'acqua emana ancora odori sgradevoli. L'anno scorso, in occasione di alcuni eventi di prova, diverse persone hanno detto di aver recuperato un divano galleggiante e animali deceduti. Lo scorso mese di dicembre gli specialisti di sanità pubblica hanno dichiarato di aver trovato “super batteri” resistenti anche ai farmaci. All’inizio di quest’anno si è proceduto con il setacciamento di 6 km di costa dove di svolgeranno le gare.
Art Exhibition
Con lo scopo di suonare la sveglia, l’artista Fernanda Cortes ha ideato la mostra Achados da Guanabara, ovvero “trovato in Guanabara”, esponendo sulla baia tutto quello che è stato recuperato in acqua. Gli oggetti dell’exhibition sono state confezionati come “etichette di prezzo”, per simboleggiare il costo ambientale dei rifiuti, che un biologo ha stimato in 320 dollari per ogni anno che un oggetto impiega e decomporsi.