Esposizione Diorama: a Roma va in mostra l'acqua

Esposizione Diorama: a Roma va in mostra l'acqua

L'artista Michelangelo Bastiani presenta a Roma la sua mostra ispirata ai fenomeni naturali. Protagonista indiscussa l'acqua

ROMA – Dal 14 dicembre al 31 gennaio presso gli spazi di Palazzo Taverna, la Galleria Emmeotto di Roma presenta il progetto espositivo dell’artista fiorentino Michelangelo Bastiani, intitolato Diorama. Cascate, spruzzi, fiumi, laghi: attraverso l’utilizzo del contemporaneo ologramma, Bastiani ripercorre le orme dell’impresa di Daguerre e Buton. Il suo lavoro consiste nel mettere a confronto lo spettatore con immagini cinetiche, forme di esposizione interattiva, ed illusione e spettacolarizzazione di un nuovo e sorprendente uso delle tecnologie più avanzate.

La forza della natura

Bastiani pone al centro del suo confronto la natura, spesso la sua indagine lo porta a ricreare l’effetto dell’acqua, nelle sue derive più effimere, come quando nella ri-creazione di una cascata cerca di imprimere attraverso sensori di movimento il passaggio dell’uomo. L’artificio consente di sondare con maggiore forza i fenomeni naturali: nella serie degli ologrammi l’artista racchiude, in barattoli di vetro, differenti elementi climatici che catturano lo spettatore nella visione di una scenografia realistica e coerente.

Il potere del digitale

Altro elemento fondamentale del lavoro di Bastiani è la realizzazione di installazioni site specific. Anche in questo caso l’artista sperimenta gli effetti dell’interattività digitale, ancora una volta l’acqua è il campo privilegiato d’indagine: un lago artificiale prende vita in una stanza e grazie alle tecniche messe in campo dall’artista, lo spettatore diviene parte integrante dell’opera attraverso la manipolazione delle immagini che consente un’interazione attiva e partecipe.

Tra vero e artificiale

Il confronto tra artificio e natura è un nodo centrale nella storia dell’arte: pittori, scultori, architetti nei secoli hanno ricreato il mondo attraverso la lente delle loro opere, Michelangelo Bastiani accetta questa sfida rigenerando l’universo naturale nei meccanismi digitali di ultima generazione, i suoi lavori parlano di un processo futuribile dell’arte, laddove “con l’avvento del multimediale, il museo del XXI secolo diverrà un luogo di animazione culturale permanente e collettivo”, un sogno condiviso che definirà il rapporto interpersonale tra la società e la produzione artistica contemporanea.

di Alessandro Conte

9 dicembre 2016

courtesy photo

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