MILANO – Dopo aver conquistato il mondo dell’e-commerce, stavolta Jeff Brezos punta alla luna. Nel corso di una conferenza stampa il CEO di Amazon ha presentato “Blue Moon”, il veicolo ideato da Blue Origin, la sua azienda votata al settore aerospaziale. Lo scopo principale della società è aprire il mercato del turismo nello spazio, al fine di far sperimentare ai suoi clienti l’assenza di peso per qualche minuto.
Il progetto
Il lander lunare è ancora in fase embrionale, ma si stima che potrà trasportare sul nostro satellite fino a 3,6 tonnellate, con l’idea di arrivare a progettare una versione “plus” con capacità pari a 6,5 tonnellate. Nulla a che vedere con la navetta dell’Apollo 11. Il progetto di Brozos, che ha dalla sua parte anche la tecnologia e i soldi per finanziarlo, può contare anche sull’appoggio del governo americano: solo due mesi fa gli Stati Uniti, con il vicepresidente Mike Pence, avevano ribadito l'intenzione di andare sulla Luna entro il 2024.
Acqua lunare
Alla fine di aprile, Blue Origin aveva annunciato la presentazione del progetto attraverso un tweet accompagnato da un’immagine della nave Endurance, utilizzata nei primi del Novecento dall’esploratore antartico Ernest Shackleton. Non è stato un caso: proprio uno dei crateri più famosi nel polo sud della Luna si chiama Shackleton e si ipotizza che al suo interno ci sia una grande riserva di ghiaccio, che potrebbe essere sfruttata dai primi coloni sulla Luna. Oltre a poter produrre acqua, essi potrebbero trarre vantaggio dalla riserva di ghiaccio per produrre idrogeno e ossigeno da impiegare per i motori dei loro razzi. Quello presentato da Bezos, il BE-7, funziona proprio utilizzando idrogeno liquido.
di Michael Dones
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