MILANO – Dagli Usa alla Thailandia passando per il Messico e l’arcipelago delle isole Samoa. Molti avranno già pianificato per tempo di trascorrere un Natale lontano da casa e allora, per quanti amano essere stupiti dalla bellezza della natura e dell’acqua, suggeriamo alcuni posti incantevoli semi-dimenticati dal mondo.
Cascate Erawan, Kanchanaburi (Thailandia)
I 7 salti che compongono il complesso di cascate, formano una serie di piscine dove è possibile bagnarsi e trovare un po’ di refrigerio dal caldo tropicale e umido.
Stagno del diavolo, Cascate Vittoria (Zambia)
In cima alle cascate Vittoria, con 3 ore di arrampicata sulle rocce, è possibile arrivare in questa “pozza” che regala emozioni, brividi ed un paesaggio mozzafiato sulle cascate più alte del mondo (quasi 130 metri di altezza)
I cenote messicani (Messico)
Sono delle cavità naturali piene di acqua dolce. Lo scenario dei cenotes è incredibile e affascinante: le grotte sono solitamente circondate da una giungla tropicale, che ospita numerose specie di piante, fiori e animali; spesso è possibile trovare delle cascate naturali, che fanno da cornice ad uno scenario già incredibile. Alcune di queste cavità erano considerate luoghi sacri dai precolombiani, come ad esempio il Cenote Ik Kil, situato vicino alle rovine di Chichén Itza.
Cascate Tat Kuang Si (Laos)
A pochi km dalla città di Luang Prabang, bagnata dalle acque del Mekong, troviamo queste meravigliose cascate che, in un gioco di vasche naturali, regalano uno spettacolo unico. E’ possibile visitarle tramite escursioni via fiume o via terra (preferibilmente nella stagione più secca, da novembre ad aprile) e regalarsi un tuffo nelle sue piscine naturali.
Cascate Havasu, Arizona (USA)
La descrizione dei colori di queste cascate potrebbe non rendere giustizia alla loro bellezza. Le acque azzurre sono incastonate tra le rocce rosse del Gran Canyon National Park, a formare una piscina naturale. Questo suggestivo insieme di colori, fa concorrere le Havasu al titolo di cascate più belle del mondo.
To Sua Ocean Trench, Upolu (Arcipelago delle Samoa)
In questo remoto arcipelago del Pacifico, precisamente nell‘isola di Upolu, si cela un “buco blu” (To Sua), immerso nella giungla tropicale. Una scala di legno porta ad un pontile che funge da trampolino per tuffarsi nella grotta e per risalire la roccia che la circonda, alta circa 30 metri. To Sua è collegato all’oceano tramite una grotta sottomarina, dove gli appassionati di diving possono immergersi per assaporarne le bellezze durante il passaggio.
di Redazione