MILANO – Nestlé ha aderito insieme ad oltre 150 grandi multinazionali ad un programma volto a sollecitare i governi di tutto il mondo ad allineare i rispettivi aiuti economici legati all’emergenza COVID-19 con le ultime scoperte scientifiche sul clima.
Emissioni zero
Firmando questo accordo, le aziende ribadiscono il proprio impegno scientifico nel raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero. Esse chiedono inoltre ai governi di dare la priorità a una transizione più rapida ed equa che da un’economia grigia vada sempre più verso un’economia verde.
Il patto arriva mentre i governi di tutto il mondo lavorano su pacchetti per aiutare l’economia mondiale a riprendersi dall’impatto della pandemia del Coronavirus, e mentre si preparano a presentare piani climatici nazionali rafforzati ai sensi dell’accordo di Parigi.
I firmatari dell’accordo continueranno a dimostrare che le migliori decisioni e azioni intraprese siano fondate sulla scienza; a investire nella ripresa e nella resilienza per trasformazioni socioeconomiche sistemiche; a lavorare con i governi e potenziare il movimento.
Ridurre l'impatto sull'ambiente
Mark Schneider, CEO di Nestlé, ha dichiarato: “Lavoriamo insieme per creare un mondo più sostenibile e resiliente. Faremo la nostra parte e ci impegneremo a raggiungere emissioni di gas serra nette pari a zero entro il 2050”.
Nestlé sta accelerando le sue azioni per affrontare i cambiamenti climatici e si è dunque impegnata a raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050. I piani per raggiungere questo obiettivo includono il ripristino di terreni agricoli e foreste, l’aumento dell’uso di energia rinnovabile e la riformulazione di prodotti che hanno un impatto ambientale migliore e contribuiscono a un’alimentazione equilibrata. Nestlé pubblicherà una tabella di marcia che includerà obiettivi intermedi coerenti con il percorso di limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C.
di Prisca Peroni
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