BOSTON (USA) – Ha la forma di un volano del badminton PipeGuard, il robot realizzato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) allo scopo di monitorare le variazioni di pressione dell’acqua nelle tubature e rilevare in tempo reale eventuali perdite nel sistema idrico.
Il suo funzionamento
Una volta introdotto nel sistema idrico attraverso un idrante, PipeGuard viene affidato al flusso dell’acqua. Mentre la sua posizione viene costantemente monitorata, la sua coda in gomma gli consente di espandersi in tubi di diverse dimensioni, registrando ogni minima variazione di pressione presente nella rete idrica.
PipeGuard ha superato a pieni voti il test di prova effettuato in Arabia Saudita, il cui sistema idrico ha il 33% di perdite. Tale volano robotico è stato inserito in una tubatura arrugginita di 5 cm di diametro e lunga 1,6 km, caratterizzata da molte curve, giunti a T e connessioni. “Abbiamo calato il robot in una congiunzione del tubo e lo abbiamo tolto da un’altra – afferma You Wu, uno degli scienziati che ha lavorato al progetto –. Lo abbiamo testato per 14 volte durante tre giorni e ha completato l’ispezione ogni volta con successo. Inoltre, ha trovato una perdita di circa 4 litri al minuto, che è un decimo della dimensione minima identificata in media dai metodi di rilevamento convenzionali”. Insomma un risultato soddisfacente che fa ben sperare anche rispetto alle potenzialità future di questo strumento.
I prossimi obiettivi
Tra i prossimi obiettivi degli scienziati del MIT c’è la volontà di realizzare una versione più flessibile e pieghevole di PipeGuard, che si adatti ancor più velocemente a diametri di dimensioni diverse al fine di renderne più agevole il ‘viaggio’ nelle tubature; quella di valutare la possibilità di un suo eventuale impiego anche negli impianti di distribuzione di gas naturale e quella di renderlo capace di intervenire per una riparazione immediata ove rilevasse una perdita.
Le perdite idriche in Italia
PipeGuard sarebbe sicuramente molto utile anche in Italia, se si considera che, stando ai dati pubblicati nel Blue Book 2017 da Utilitalia, a causa soprattutto delle infrastrutture vecchie, la rete nazionale conta fino al 38% di perdite, con situazioni ancor più critiche al Centro (46%) e al Sud (45%).
di Fabio Piemonte
4 ottobre 2018
source: http://news.mit.edu