MILANO – 903 corpi glaciali, una superficie complessiva di 369 km² pari a quella del Lago di Garda, una maggioranza di ghiacciai piccoli e frammentati, 6 regioni italiane interessate tra le quali solo una, l’Abruzzo, non alpina. Questa l’interessante fotografia che consegna il Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, la cui pubblicazione è stata presentata nei giorni scorsi a Milano durante il 19th Alpine Glaciology Meeting.
Il Nuovo Catasto dei Ghiacciai
Elaborato dopo anni di studi sul campo e analisi di foto aeree e immagini satellitari, l’opera permette di valutare l’evoluzione dei ghiacciai negli ultimi decenni e di quantificare le variazioni di superficie e di morfologia conseguenti al cambiamento climatico in atto. Infatti, i monitoraggi svolti annualmente, sebbene importanti, permettono solo di fare considerazioni relative all’impatto delle singole stagioni meteorologiche sul ghiacciaio. Diversamente, studi ultradecennali come quelli svolti confrontando catasti glaciali permettono di ottenere dati sull’evoluzione di lungo periodo delle masse glaciali che è funzione della dinamica climatica”.
L’impegno di Levissima
Dal Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani emerge anche l’evidente importanza dei ghiacciai come risorsa idrica, energetica, turistica, paesaggistica, e non solo come testimonianza tangibile dei cambiamenti climatici in atto. Lo sa bene Levissima, che dal 2007 è a fianco dell’Università degli Studi di Milano per lo studio e il monitoraggio dei ghiacciai italiani, a partire dal ghiacciaio Dosdè Orientale-Cima Piazzi, da cui la sua acqua minerale ha origine: “Levissima, marchio di acqua minerale del Gruppo Sanpellegrino, deve la sua eccezionale purezza al luogo dove nasce ed per questo che da anni riserva un impegno particolare per sostenere la ricerca dei glaciologi dell’Università degli Studi di Milano – ha sottolineato Stefano Agostini, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo –. Oggi possiamo finalmente dire di avere tra le mani l’Atlante completo dei ghiacciai italiani, disponibile open access per tutti gli appassionati, gli studenti e gli esperti italiani e internazionali”.
La collaborazione
“Il Catasto è uno strumento indispensabile per capire lo ‘stato di salute’ del cuore freddo delle nostre Alpi, la cui evoluzione è il principale indicatore dei cambiamenti climatici in atto – ha detto Claudio Smiraglia, responsabile del progetto e Professore Ordinario di Geografia Fisica e Geomorfologia all’Università degli Studi di Milano”. Il lavoro di ricerca è iniziato nel 2012 rifacendosi ad un complesso di dati raccolti in almeno un decennio, coordinato da Claudio Smiraglia, insieme a Levissima, con la collaborazione dell’Associazione Riconosciuta Ev-K2-CNR e il supporto scientifico del Comitato Glaciologico Italiano. Rappresenta un atlante aggiornato al periodo attuale di tutti i ghiacciai italiani dopo l’ultimo censimento nazionale del 1962.