Refabricator: il dispositivo che ricicla plastica nello spazio

Refabricator: il dispositivo che ricicla plastica nello spazio

Refabricator è il dispositivo utilizzato dalla Nasa per produrre pezzi di ricambio nello spazio attraverso il riciclo di rifiuti plastici e la stampa 3D

MILANO –Dopo la stampa 3D di componenti nello spazio, sperimentato tre anni fa sulla Stazione spaziale internazionale (ISS), la Nasa sta ampliando la possibilità di autoprodurre pezzi di ricambio in assenza di peso, attraverso il riciclo e la stampa 3D. Lo si apprende dal portale americano Newsweek.

Il dispositivo

Una macchina delle dimensioni di un mini-frigo sarà in grado di riciclare i rifiuti plastici e allo stesso tempo di utilizzare il materiale rigenerato per produrre nuovi componenti. Il dispositivo chiamato Refabricator è stato brevettato dall’azienda Tethers Unlimited, nell’ambito di un programma di ricerca da 750mila dollari lanciato nel 2015.

 Ora è in fase di sviluppo finale e sarà sperimentato presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville (Alabama, USA) prima di essere installato nella stazione spaziale internazionale nell’aprile dell’anno prossimo per le prove in reali condizioni di utilizzo.

Quasi tutte le istruzioni saranno impartite in remoto dal Marshall’s Payload Operations Integration Center, che coordina le operazioni missioni scientifiche sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale).

Refabricator riciclerà rifiuti di plastica di differente forma e dimensione, questi verranno fusi, trasformati in filamenti e in questa forma riutilizzati per ottenere nuovi pezzi mediante stampa 3D.

Gli obiettivi del progetto: dallo spaziale al quotidiano

Questo progetto punta a rendere le navicelle spaziali sempre più autosufficienti, in previsione di viaggi interstellari con equipaggio umano, lontani dalla Terra e offre la possibilità di approvvigionarsi di pezzi di ricambio e utensili.

Inoltre potrebbero beneficiarne anche i programmi spaziali orbitali, considerando i tempi e i costi necessari per inviare manufatti sulla ISS.

Al di là dell’obiettivo a livello spaziale, ci potrebbero essere importanti ricadute anche nella vita di tutti i giorni. Il dispositivo in una versione semplificata, potrebbe trovare posto nelle nostre case vicino al frigorifero o al forno, riciclando così da sé la plastica comodamente nelle proprie abitazioni.

di Alessandro Conte

11 settembre 2017

credits: NASA/MSFC/EMMETT GIVEN

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