MILANO – “Chiunque tu sia, ovunque tu sia, l'acqua è il tuo diritto umano”. E’ questo il claim della 27° edizione della Giornata Mondiale dell’Acqua, celebrata in tutto il mondo il prossimo 22 marzo. La ricorrenza, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1992, è stata celebrata per la prima volta nel 1993 ed ogni anno ha come obiettivo quello di richiamare l’opinione pubblica sull’importanza imprescindibile dell’acqua attraverso una serie di eventi, dibattiti e manifestazioni in programma tutto il mondo.
Acqua come diritto
Il sesto dei 17 “Sustainable Development Goals” stabiliti dall’ONU nel 2015 parla chiaro: “Acqua per tutti entro il 2030”. Ciò significa che nessuno deve rimanere indietro. Quest’anno il World Water Day intende affrontare le questioni legate all’accessibilità della risorsa acqua e ai motivi per cui essa non è ancora disponibile in alcune zone del mondo.
Acqua come risorsa
Diversi studi e relazioni dimostrano come la disponibilità di acqua, risorsa preziosa senza la quale la vita non sarebbe possibile sulla Terra, sia carente in alcune zone del mondo. Secondo il rapporto “WHO/UNICEF (2017) Progress on drinking water, sanitation and hygiene”, 2,1 miliardi di persone vivono senza acqua potabile in casa, mentre dal report UNHCR del 2017 emerge che per 68,5 milioni di rifugiati costretti a fuggire dalle loro case l'accesso a servizi idrici sicuri è altamente problematico. Per questo motivo, è importante riflettere e mettere in atto strategie condivise al fine di garantire l’accesso alla risorsa acqua. Sul sito del WWD è possibile trovare l’elenco completo di tutti gli eventi ufficiali in programma.
di Salvatore Galeone