MILANO – Il Laboratorio Esperienziale di S.Pellegrino è stato innalzato rispetto al paesaggio circostante per migliorare la flessibilità dello stabilimento e per enfatizzare la vista del panorama. Al tempo stesso, rafforza il brand: è nata una stella! Questa la creatività presentata dallo studio di architettura olandese MVRDV. Winy Maas, CO-founder dello studio, ha spiegato nei dettagli il progetto.
“I soffitti e i pavimenti sono realizzati con materiali trasparenti e leggermente riflettenti, enfatizzando la purezza dell’architettura e delle intenzioni e le ambizioni del brand. Sul soffitto uno strato di acqua riflette il paesaggio e ricade sul pavimento, riecheggiando il processo di base dello stabilimento nella sua essenza più profonda.
Abbiamo reso lo stabilimento ancor di più una stella. Sogniamo uno stabilimento che ampli la sua trasparenza e il suo rapporto con il territorio, con i suoi componenti nuovi e quelli già esistenti, nel migliore dei modi in cui può adattarsi al territorio. Una nuova stella trasparente galleggia sopra lo stabilimento e nella vallata. L’acqua viene sollevata e poi fatta cadere lungo le laterali dello stabilimento fino al suolo, questo simboleggia il sogno.
L’attuale facciata dell’edificio è aperta dove possibile, ma verso l’esterno apre la vista alla natura circostante, un’ambientazione idilliaca per i lavoratori ed un perfetto sfondo per i processi produttivi. All’interno, d’altro canto, le prospettive sono create per mostrare la purezza e la trasparenza proprie di S.Pellegrino. Per gli uffici, le estensioni sono state realizzate all’interno e sulla cima dell’edificio esistente permettendo allo stabilimento di essere trasformato in un loft “croccante” e “tagliente”. Un atrio alto amplifica il senso di comunità concentrando in quel luogo tutte le funzioni pubbliche, mentre un ristorante panoramico è situato sopra il luogo di lavoro, celebrandolo con una magnifica vista per tutti.
La funzionalità della Factory viene mostrata in tutta la sua purezza, dando al visitatore una forte convinzione e ammirazione e al lavoratore un senso di bellezza, gioia e orgoglio per l’acqua “miracolosa” della città”.
di Alessandro Michielli
27 settembre 2016