MILANO – Raffreddori e malanni di stagione si combattono con le cure inalatorie. Tra le stazioni termali più all’avanguardia ci sono le Terme di Stabio. Appena oltre il confine italo-svizzero, la struttura sfrutta le preziosa proprietà dell’acqua minerale solforosa che sgorga dal sottosuolo. La dottoressa Debora Fontana, Direttrice della struttura, spiega in che modo l’acqua termale è un valido aiuto contro questi fastidi stagionali.
Le cure inalatorie
Grazie alla frammentazione dei gas contenuti nell’acqua termale, le cure inalatorie sono indicate per le malattie croniche della faringe, della laringe e dei bronchi (esiti da bronco-polmoniti, bronchiti croniche) e anche nella cura della rinite allergica. “All’azione locale ottenuta mediante la frammentazione dei gas contenuti nell’acqua termale che viene così introdotta nell’apparato respiratorio – spiega Fontana – vi è da aggiungere quella generale su tutto l’organismo: le acque solforose contribuiscono infatti ad attivare la funzionalità del fegato, esercitando un’azione antitossica, antiallergica, sedativa ed equilibratrice del sistema neuro vegetativo. Inoltre è dimostrato che anche le problematiche derivate dall’inquinamento atmosferico possono trovare una soluzione attraverso la cura inalatoria”.
Inalazioni
Le classiche inalazioni caldo umide, dove i principi attivi dell’acqua termale sono erogati in forma di aerosol dopo una fase preparatoria in cui il vapore ha predisposto i tessuti all’assorbimento, sono particolarmente indicate nelle patologie croniche delle prime vie aeree.
Aerosol ad acqua termale
L’aerosol ad acqua termale, che frantuma l’acqua in particelle minutissime ed omogenee del diametro di 2-4 micron, viene proposto sia per inalazione orale che nasale a una temperatura di 28-30° C. Con questa cura si raggiungono le vie aeree profonde fino ad arrivare agli alveoli polmonari, cosa che la rende particolarmente indicata nelle patologie croniche delle vie aeree superiori e inferiori: naso, faringe, laringe, trachea e albero bronchiale.
Irrigazioni nasali
Adatte a chi soffre di riniti croniche atrofiche, riniti crostose, ozena, rinosinusiti croniche e in generale nelle forme caratterizzate dalla produzione di abbondanti secrezioni, le irrigazioni nasali consistono nel lavaggio delle fosse nasali con acqua termale a 37° C. E' consigliabile in genere che l'irrigazione preceda le altre cure del ciclo inalatorio e le insufflazioni tubariche, poiché l'opera di detersione della mucosa nasale prepara a ricevere in modo più adeguato le particelle delle altre applicazioni inalatorie.
Docce nasali
In questo particolare tipo di trattamento inalatorio individuale, le particelle di acqua termale hanno dimensioni superiori a quelle del tradizionale aerosol e vengono sospinte sotto pressione direttamente all'interno delle narici. Le docce nasali sono indicate per curare le sinusopatie e per tutte le patologie catarrali croniche del naso e della gola: riniti, rinosinusiti, rinofangiti. Inoltre sono utili nelle otiti medio secretive (o otiti medie con effusione) del bambino e nelle otosalpingiti croniche dell'adulto.
di Alessandro Michielli
14 dicembre 2016
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