MILANO – Planare sopra l’acqua, proprio come gli uccelli. È questo il concept alla base di RaceBird, la barca elettrica presentata in occasione della Giornata mondiale degli Oceani. A raccontare nel dettaglio il progetto sono stati i creatori della E1 Series, il primo campionato di barche elettriche che esordirà nel 2023, ovvero Alejandro Agag (presidente di E1) e Rodi Basso (CEO di E1) ex ingegnere aerospaziale italiano che ha lavorato per NASA, Ferrari e Red Bull in Formula 1.
Le caratteristiche di RaceBird
Il design dell’imbarcazione è stato rivisitato grazie al lavoro della fondatrice di SeaBird Technologies Sophi Horne, e del fondatore e CEO di Victory Marine Brunello Acampora. L’imbarcazione è equipaggiata con un motore fuoribordo elettrico, un cockpit chiuso per la massima sicurezza e dispone della tecnologia hydrofoil. Queste barche elettriche sono state ideate appositamente per le competizioni foil-to-foil e potranno raggiungere velocità fino a 50 nodi, che equivalgono circa ai 93 km/h.
Spettacolo e sostenibilità
L’utilizzo di quest’appendice sotto lo scavo, ossia il foil, permette alle barche elettriche di sollevarsi al di sopra della superficie dell’acqua, riducendo al massimo l’attrito e aumentando viceversa l’efficienza energetica.
Non solo sostenibilità grazie al motore elettrico: le protesi alari permetteranno alle imbarcazioni di migliorare le prestazioni e di avere competizioni più combattute; riducendo l’onda di scia, i concorrenti avranno la possibilità di realizzare sorpassi e ingaggi ravvicinati. In una sola parola: più spettacolo.
L’origine del nome
Il riferimento al volo è stampato sul nome delle nuove barche RaceBird, le cui linee sono ispirate proprio ai volatili che volteggiano sopra le acque di mari e oceani. Prima di vedere queste imbarcazioni in acqua ci sarà la presentazione ufficiale del modello a settembre 2021 durante il Monaco Yacht Show, mentre i test sul prototipo inizieranno nel tardo inverno di quest’anno.
Motori elettrici e trasporto marittimo
La tecnologia alla base dei SeaBird non è stata pensata solo per competizioni sportive più emozionanti: l’obiettivo è quello di incidere anche sulla sostenibilità del trasporto marittimo, che pesa per il 90% nel commercio globale. La spinta verso l’utilizzo di barche elettriche pone la questione della sostenibilità al centro, contribuendo al target fissato dall’Organizzazione marittima internazionale di ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2050. Dall’E1 Series parte così la transizione verso l’introduzione dei motori elettrici anche per le navi da diporto.
Di Salvatore Galeone