MILANO – Partendo anche dalle previsioni per quanto riguarda il cibo in merito alle tendenze del nuovo anno, scopriamo quali sono i principali trend nel settore della ristorazione, un ambito nel quale preferenze dei consumatori, tecnologia, sostenibilità e visioni per il futuro si intrecciano tra di loro. Cosa si prevede per i prossimi mesi?
Il settore della ristorazione
Passato il periodo della pandemia, il settore della ristorazione – pesantemente colpito, come molti altri, durante il Covid – è tornato a cresce nel mondo e in Italia, anche grazie alla spinta del turismo internazionale che vede nella cucina italiana un motivo per visitare il nostro Paese. Si tratta, tuttavia, di un settore in continuo cambiamento, sia perché strettamente dipendente dai cambiamenti delle abitudini e delle preferenze dei consumatori, sia perché estremamente soggetto a tutto ciò che riguarda il campo dell’innovazione, della creatività e della sostenibilità.
Tecnologia e ristorazione: quali tendenze?
Dai semplici menù con QR Code alla possibilità di ordinare direttamente dal proprio smartphone, fino alle nuove tecnologie di servizio al tavolo che – oggi e sempre più spesso nel prossimo futuro – verranno introdotte nelle grandi catene di ristoranti, passando per le innovazioni nelle stesse cucine sempre più a supporto degli chef, oggi più che mai la ristorazione è travolta - come molti altri settori - dalla rivoluzione tecnologica e digitale in corso. Anche la grande protagonista degli ultimi due anni sta senza dubbio influenzando il settore. Un chiaro esempio può essere ripreso dall’ambito del marketing e dell’applicazione dell’intelligenza artificiale: secondo recenti studi, infatti, le immagini generate dall’AI rendono i cibi raffigurati molto più attrattivi per i consumatori, con tutte le conseguenze che ne conseguono.
Consumatori alla ricerca di sostenibilità
La sostenibilità, ormai, non è solo sulla bocca di tutti, ma sempre più spesso anche nel piatto di molti: la ricerca di prodotti ‘attenti’ all’ambiente è infatti uno dei principali driver che guida le scelte alimentari di diversi individui in tutto il Pianeta, a casa e nei ristoranti. È quando è stato sottolineato anche da una recente ricerca di The Fork, pubblicata in occasione dello scorso Mese della Terra: il 64% degli intervistati ha prenotato almeno una volta nell’ultimo anno in un ristorante a km zero, contro un 44% che rivolge estrema attenzione al recupero e riutilizzo del cibo in un’ottica di antispreco. Anche la ristorazione, secondo lo stesso report, non ha fatto attendere la propria risposta alle crescenti esigenze dei consumatori, con l’85% dei ristoratori che acquista prodotti di provenienza locale, con il 45% che predilige prodotti con certificazione biologica e il 65% che offre nel menù almeno anche un’opzione vegetariana.
S.Pellegrino e l’impegno nella ristorazione
Come riportato nell’ultimo bilancio di sostenibilità del Gruppo, il brand S.Pellegrino è da sempre attivo nel mondo della ristorazione non solo tramite i propri prodotti, ma anche attraverso la continua promozione e supporto dell’eccellenza gastronomica in tutto il mondo. Il progetto principale di S.Pellegrino è stato ideato in un’ottica di contributo a spronare il cambiamento sociale che la stessa gastronomia porta avanti: la Young Chef Academy è infatti una piattaforma di mentoring, networking ed educazione che consente ai giovani talenti di entrare in contatto e imparare dai protagonisti del mondo della gastronomia e della ristorazione, approfondendo temi quali – ad esempio – la sostenibilità. Tra i diversi premi che vengono assegnati – e esattamente in linea con i trend del mondo della ristorazione – è presente anche il S.Pellegrino Award for Social Responsability dedicato alla ricetta che meglio rappresenta il principio del cibo come risultato di pratiche socialmente responsabili.
Di Elena Parodi