MILANO – L’Italia è ricca di paesaggi naturali e di litorali in cui è possibile godere delle bellezze locali. Molti di questi luoghi sono immersi nella natura incontaminata e sono meno trafficati rispetto alle classiche spiagge, che in estate vengono prese principalmente di mira da turisti e villeggianti. Parliamo delle piscine naturali, specchi d’acqua dove è possibile rinfrescarsi durante le calde giornate estive, oasi ideali dove è possibile nuotare in acque cristalline e limpide. Dalla Sardegna alla Sicilia, scopriamo quali sono le più suggestive piscine naturali italiane dove è possibile rilassarsi tra le bianche scogliere a stretto contatto con la natura.
Baia di Sorgeto
Nei pressi dell’isola di Ischia, nel comune di Forio, si trova un vero e proprio parco termale gratuito: la Baia di Sorgeto. La natura vulcanica fa di quest’isola una terra ricca di sorgenti termali che sgorgano in ogni angolo, anche direttamente in mare. La Baia di Sorgeto permette così di poter fare un bagno termale direttamente in mare: qui acqua calda e acqua fredda si mescolano a quella dolce e salata regalando ai turisti sensazioni uniche. Si tratta di una cala a forma di mezzaluna circondata da pareti rocciose in verticale dove è possibile trovare acque termali calde direttamente in mare.
Grotta della Poesia
A circa 20 chilometri da Otranto, nel paese di Roca di Melendugno, in provincia di Lecce, esiste una bellissima piscina naturale scavata dal mare: è la Grotta della Poesia. Roca è posizionata tra le località di San Foca e Torre dell’Orso e presenta una costa con scogliere e piccole insenature, alcune raggiungibili solo via mare. La Grotta della Poesia è una di queste insenature, caratterizzata da acque cristalline dai colori cangianti. Sul versante meridionale, la Grotta è collegata con il mare aperto, mentre sul fondo c’è un cunicolo sottomarino che la congiunge con la “Poesia Piccola”, un’altra piscinetta di uguale fascino.
Piscina naturale di Venere
Nel territorio messinese è possibile ammirare questa suggestiva piscina naturale, colma di acqua tiepida e magicamente incassata tra le rocce. La Piscina di Venere la si può trovare al termine di una passeggiata immersi nel tipico ambiente floro-faunistico del Mediterraneo. Chiamata anche Laghetto di Venere, si trova ai piedi dell’estremità del lungo Promontorio di Capo Milazzo, la magnifica meraviglia di Madre Natura sovrasta i due versanti di Ponente e Levante. Per raggiungerla bisogna percorrere un sentiero immerso nella vegetazione tipica della macchia mediterranea e da cui si gode di un panorama mozzafiato.
Laghetti di Avola
Esistono località della Sicilia talmente affascinanti da non sembrare reali, paradisi della natura in cui poter godere di panorami mozzafiato. Tra queste località c’è indubbiamente la riserva di Cavagrande del Cassibile, in provincia di Siracusa. Qui si trovano i Laghetti di Avola, spettacolari piscine naturali scavate nella pietra bianca e circondate dal verde. La loro bellezza è tale da aver conquistato anche la CNN, che li ha inseriti nell’elenco dei migliori posti al mondo per nuotare.
Gli amanti del trekking e delle escursioni apprezzeranno il sentiero che conduce ai laghetti, lungo circa 1700 metri. Si tratta di una bella passeggiata nella natura incontaminata. I laghetti sono formati da due piscine azzurre nelle profondità del canyon. Si raggiungono dopo 90 minuti circa di discesa lungo un sentiero che passa tra boschi ricchi di vegetazione e rocce calcaree, che si innalzano su entrambi i lati.
Piscina naturale Irgas
La piscina naturale Irgas si trova nel cuore della Sardegna, all’interno del Canyon D’Oridda. Si tratta di uno specchio d’acqua sormontato da cascate e circondato dalle alte pareti di roccia del canyon in cui si trova. Per raggiungerla è necessario camminare lungo un sentiero, ma la bellezza del paesaggio e il profumo degli eucalipti e delle piante aromatiche che qui crescono in abbondanza allevierà la fatica della camminata. Una volta giunti, è possibile proseguire per raggiungere un altro spettacolo naturale, la cascata di Muru Mannu e quelle del Rio Linas.
Di Rossella Digiacomo
