MILANO – Uno dei grandi problemi dell’Australia è la siccità, che negli ultimi anni ha colpito duramente questo continente. L’Istituto per lo sviluppo sostenibile della Monash University, come ha spiegato il Guardian, si propone di migliorare notevolmente la consegna d’acqua e i servizi igienici nelle baraccopoli urbane.
Rivoluzione dell’acqua
La professoressa Rebecca Brown, direttore allo sviluppo sostenibile della Monash University di Melbourne, si è aggiudicata una concessione di 14 milioni di dollari, insieme ad altri 13 milioni ricevuti da una banca asiatica, per coprire i costi delle infrastrutture e delle costruzioni.
Questo progetto mira a rivoluzionare l’erogazione dell'acqua alle baraccopoli nelle aree urbane e contribuirà a ricostruire 24 insediamenti in Indonesia e nelle isole Fiji, nell'arco di cinque anni. Josh Frydenberg, Ministro australiano per l'Ambiente, ha annunciato tramite il proprio profilo twitter l’esborso di 14 milioni di dollari del progetto @wellcometrust.
Uniti per il bene del territorio
Lo scopo del progetto è quello di affrontare delle sfide da vincere per garantire l'accesso ad acqua e servizi igienici ai poveri delle città: “Speriamo di avere successo in questo progetto – commenta la Brown - per fornire a tutte le persone dei servizi dignitosi”.
Il suo gruppo di ricerca sta lavorando ad infrastrutture autonome e decentralizzate che servono a catturare l'acqua piovana, decontaminarla e renderla pura.
Questo processo, a basso costo energetico, creerebbe non solo dell’acqua depurata per le persone, ma anche per l’irrigazione dei campi.
di Alessandro Conte
3 maggio 2018
source: theguardian.com; credits: Kamal Kishore/Reuters