MILANO – In Toscana, e più precisamente nell’area compresa fra Piombino e Pietrasanta incluse le isole di Capraia e Gorgona, è nato il “Mare dei delfini”, un’area protetta dedicata in cui è diffusa la presenza dei tursiopi, specialmente quelli conosciuti con l’appellativo di “naso a bottiglia”. Il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) è stato ufficialmente istituito a seguito di una Deliberazione del Consiglio Regionale della Toscana: il percorso di approvazione è stato realizzato in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Viareggio, il Comune di Viareggio, il Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, l’Arpat (Agenzia regionale protezione ambientale della Toscana) e l’Università di Siena.
Un passo in avanti verso la salvaguardia della Biodiversità
La creazione del Sito di Importanza Comunitaria nasce da una larga condivisione, frutto di un percorso positivo di concertazione con gli attori locali che ha soddisfatto tutti, dagli enti agli stakeholders, fra cui pescatori. Si tratta di un progresso nei confronti della salvaguardia della Biodiversità, un ulteriore passo in avanti verso la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine e, più in generale, dell’ecosistema marino.
Si tratta del più grande Sito in tutto il Mar Mediterraneo
Il Sito di Importanza Comunitaria copre una superficie di oltre 3.740 chilometri quadrati ed è il più grande nel Mar Mediterraneo: la zona è totalmente inclusa nell’area marina specialmente protetta (Aspim) denominata “Santuario Pelagos”, istituita con una legge del 2001. Il “SIC”, inoltre, discende dalla direttiva “Habitat”, recepita in Italia a partire dal 1997, che nasce dall’idea che alla protezione delle singole specie debba necessariamente essere legata la protezione degli habitat in cui queste vivono. L’obiettivo, quindi, sarebbe quello di contribuire a salvaguardare la Biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, ma anche della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo.
di Rossella Digiacomo
Source: Adobe Stock