MILANO – Un ottimo terzo posto dietro a Germania e Spagna, con un tasso di recupero dei rifiuti da imballaggio del 67%. Secondo quanto emerge dal report “L’Italia del riciclo”, presentato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal Fise Unicircular (Unione Imprese Economia Circolare), il Belpaese si è avvicinato ed ha già praticamente raggiunto i nuovi target di riciclo previsti a livello europeo per il 2025.
I dati sono positivi e, soprattutto, in crescita
Dal rapporto, presentato a Roma lo scorso dicembre, emerge che, in Italia, negli ultimi dieci anni, il riciclo è cresciuto (+42%, da 76 a 108 milioni di tonnellate). Inoltre, nello stesso arco temporale, la buona abitudine di riciclare i rifiuti da imballaggio è aumentata del 27%, passando da 6,7 a 8,5 milioni di tonnellate, dati in linea con quelli europei e con i nuovi obiettivi dell’UE di raggiungere il 65% nel 2025 e ben il 70% nel 2030 di materiali riciclati. La resa media delle attività di riciclo - dato dal rapporto tra la quantità di materiali secondari prodotti e quella di rifiuti recuperati - si attesta al 67%. Numeri che dimostrano una migliore prestazione durante la fase di lavorazione, favorita anche dal fatto che ci sia una più elevata qualità della raccolta e della selezione dei rifiuti.
Negli ultimi dieci anni il riciclo è cresciuto del 45%
Dal report è emerso che la filiera degli imballaggi in plastica ha visto incrementare l’immesso al consumo di 200mila tonnellate (+10%), mentre il riciclo è cresciuto molto di più, ovvero del 45%, con un aumento di 322 mila tonnellate, passando quindi dal 33% al 45% rispetto all’immesso al consumo. In questo periodo, il recupero complessivo (dato dal riciclo più il recupero energetico) è aumentato di 616 mila tonnellate con un incremento del 21% del tasso di recupero rispetto all’immesso al consumo.
di Salvatore Galeone
Source: Adobe Stock