Maree: Scopriamo i Processi Gravitazionali che le Formano – In a Bottle

Cosa sono le maree: la spiegazione di questo fenomeno scientifico

Breve guida sulle maree, oscillazioni perpetue del livello del mare causate dalle forze gravitazionali

MILANO – Le maree sono dei movimenti del mare provocate da forze gravitazionali, caratterizzate da periodicità e ampiezza regolari. Proprio per questo motivo, in passato, gli uomini le prendevano come riferimento temporale a tal punto che alcune popolazioni erano solite chiamarle con dei termini che richiamavano lo scorrere del tempo. La loro intensità, infine, non è uguale su ogni punto del Pianeta e, in alcune zone, come per esempio in Francia a Mont-Saint Michel, regalano degli effetti spettacolari.

La marea: si tratta di sollevamento e abbassamento dell’acqua del mare dovuti all’attrazione gravitazionale della Luna

Questo movimento è provocato da alcune forze gravitazionali che sono implicate nel sistema Terra-Luna-Sole e, il caso di Mont-Saint Michel è esemplare: la rocca medievale, infatti, circa due volte al giorno, si trasforma in un’isola. Le maree sono provocate dall’attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna sulle masse d’acqua e la forza centrifuga che nasce dal movimento reciproco della Terra e della Luna nello spazio.  Il nostro Pianeta ruota intorno al proprio asse e, allo stesso tempo, Terra e Luna compiono il moto di rivoluzione intorno ad un asse, che corrisponde a quello orbitale della Luna intorno alla Terra. Nell’arco di un giorno, quindi, i punti della superficie terrestre subiscono l’azione di una forza che varia nel tempo.

Non tutte le maree sono uguali

Fattori quali la presenza delle terre emerse e la differenza fra i vari bacini oceanici sono responsabili dei ritardi, delle frequenze e delle intensità proprie delle maree che, quindi, sono diverse da area ad area. In alcune parti della Terra, di conseguenza, questi fenomeni si presentano con pochi minuti di ritardo rispetto al passaggio della Luna sul meridiano locale, mentre in altre il ritardo supera l’ora abbondante. In alcuni oceani e mari, infine, ci sono dei punti, chiamati “anfidromici”, che non sono coinvolti dalle oscillazioni di marea. 

di Stefania Ghezzi

Source: Adobe Stock

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