MILANO – Un settore da sempre rilevante per l’Italia è quello relativo alla produzione del vino. I dati definitivi dell’ISTAT non sono ancora stati diffusi, ma si prevede che nel 2023 la produzione italiana si attesti intorno ai 40 milioni di ettolitri di vino, in calo del 20% rispetto al 2023. Anche in questo settore, si cerca di andare incontro a processi di produzione sostenibili e gli eventi a rigurdo non mancano.
La sostenibilità nel reparto vitivinicolo
Per sostenibilità ambientale si intende la capacità di un’industria di preservare le risorse naturali. A questo tema è legato l’overshoot day, tema affrontato in una recente intervista effettuata al direttore di LifeGate Tommaso Perrone. A sostegno della sostenibilità ambientale, l’azienda BioDea ha creato BioChar, un carbone recalcitrato che agisce sul suolo, migliorando la struttura chimica, fisica e microbiologica. Con l’effetto di incrementare la fertifilità e la salute del terreno.
Per sostenibilità sociale si intende la soddisfazione dei bisogni primari dell’uomo, ma anche di quelli legati alle necessità sociali e culturali. A tal proposito, 8pari è un progetto terapeutico che fornisce l’opportunità di lavorare nelle vigne a persone fragili, con disabilità e a rifugiati. Lo scopo è quello di affrontare i propri limiti, rimettendosi in gioco, in compagnia e a contatto con la natura.
Per sostenibilità economica si intende la produzione di profitto, in grado di generare una crescita duratura, senza andare ad impattare negativamente sull’ambiente. In questo settore rientra l’innovazione tecnologica che ha permesso la produzione di macchinari in grado di automatizzare alcuni processi produttivi, al fine di ridurre i tempi di preparazione del prodotto. A sotegno della sostenibilità economica è stato introdotto sul mercato Bakus, un trattore a guida autonoma in grado di aiutare i contadini nella gestione delle sottoerbe in vigneto.
L’importanza della sostenibilità nella filiera produttiva vitivinicola
L’Italia, nonostante il calo produttivo degli ultimi anni, dovuto principalmente ai cambiamenti climatici, è ancora il primo Paese al mondo per produzione di vino.
Un evento interessante da segnalare sul tema si è tenuto a Firenze il 25 marzo all’Accademia dei Georgofili e online. Lo scopo è stato quello di sensibilizzare sull’urgenza di portare avanti un percorso virtuoso in termini di sostenibilità anche in ambito vitivinicolo.
Il palinsesto è stato ricco, grazie alla partecipazione di persone influenti nel settore, come Roberto Orlandi, presidente Collegio Nazionale degli Agrotecnici. I temi toccati hanno spaziato dall’evoluzione del vigneto a seguito dei cambiamenti climatici, alla sostenibilità in cantina, alla gestione del suolo.
Di Stefano Morretta