MILANO – Nutrire il Cervello (Mondadori) è un libro scritto da Lisa Mosconi, vicedirettrice della clinica per la prevenzione dell'Alzheimer a New York ed esperta di nutrizione cerebrale, che spiega come attraverso l’alimentazione e pratiche più salutari si possano apportare benefici anche intellettivi. Infatti, come spiega l’esperta nel volume, pochi sanno che il cervello è l’organo più facilmente danneggiato da una cattiva alimentazione.
Ecco allora 10 alimenti e abitudini per tenere in forma il nostro cervello raccomandati nel libro.
L'importanza di un bicchiere d'acqua
È ormai dimostrato che la disidratazione accelera il restringimento del cervello che si verifica con l'età e con la demenza. La buona notizia è che gli effetti della disidratazione sono reversibili nel giro di pochi giorni se solo si beve più acqua. Alcune ricerche dimostrano che bere da 8 a 10 bicchieri al giorno può incrementare le prestazioni cerebrali quasi del 30 per cento.
Olio d'oliva
Un vero olio extravergine di oliva ha un sapore amaro, quasi pungente, e deve la sua reputazione di "olio più sano del mondo" all'elevato contenuto di antiossidanti. Quest'olio infatti contiene i grassi monoinsaturi che giovano al cuore, insieme ai composti fenolici che puliscono le arterie e la vitamina E, un altro importante antiossidante.
La dieta mediterranea
La ricerca dimostra che non è mai troppo tardi per godere dei benefici di un salutare spostamento verso uno stile di vita migliore. Per esempio, uno studio su 10mila donne ha rivelato che quelle che avevano seguito la dieta mediterranea durante la mezza età, ma non necessariamente in gioventù, avevano maggiori probabilità di superare i settant'anni senza malattie croniche o declino delle facoltà cognitive rispetto a chi mangiava in modo meno sano.
Le porzioni giuste
Per chi pensa che sia difficile seguire la dieta mediterranea, basta ricordarne i principi fondamentali: tre porzioni di cereali integrali, più un'insalata e un'altra verdura al giorno, insieme a un bicchiere di vino; i legumi si mangiano un giorno sì e un giorno no, mentre il pollame e i frutti di bosco compaiono due volte alla settimana; il pesce una volta a settimana.
Il ginseng è la fonte della giovinezza
Il ginseng è un'altra pianta con note proprietà antinvecchiamento, al punto che viene considerata dai cinesi la fonte della giovinezza. Anche se servirebbero più dati, alcuni studi clinici hanno dimostrato che un'integrazione di 4,5 grammi al giorno di ginseng potrebbe essere utile a migliorare la funzione cognitiva anche nei pazienti malati di Alzheimer.
Il valore della curcuma
Si è scoperto che la curcuma, la spezia distintiva della cucina indiana, è un potente antiossidante e agente antinfiammatorio: questa polverina color senape. Studi recenti mostrano che questa spezia aiuta a difendersi dal deterioramento cognitivo e dalla demenza, mantenendo i nostri neuroni in salute a mano a mano che diventiamo più vecchi.
La dieta antiossidante
Più antiossidanti si hanno a disposizione per contribuire a sgominare i radicali liberi, minore sarà il rischio che il cervello soffra di stress ossidativo e si ammali. Il regno vegetale abbonda di antiossidanti potenti come le vitamine C, E e il betacarotene; del minerale selenio e diversi fitonutrienti, come i carotenoidi presenti nelle verdure arancioni (carote, patate dolci) e le antocianine che conferiscono alle ciliegie il loro colore rosso intenso.
Frutti di bosco, agrumi, noci e chicchi di colore scuro come il cacao sono ricchi di antiossidanti naturali che possono aiutare a proteggere il cervello dall'indebolimento.
I cibi da cui tenersi alla larga
Oltre ad aumentare il consumo alimentare di antiossidanti, è importante tenersi alla larga da cibi che esauriscono il potenziale antiossidante del nostro cervello. Ci sono composti che sono in grado di produrre infiammazione e influenzare negativamente ogni cellula del nostro corpo.
Come i cibi che contengono elevate quantità di AGE, come il burro, la margarina, i salumi, la carne degli hamburger e il trito di maiale.
Per essere furbi: esercitate il cuore
Ci sono ottime ragioni per cui il cervello ama l'esercizio fisico. Prima di tutto, il movimento migliora la salute cardiaca. L'attività aerobica migliora il flusso e la circolazione sanguigna, aumenta l'apporto di ossigeno e nutrienti al cervello e rallenta la formazione di placche nelle arterie. L'esercizio fisico inoltre è anche un antidepressivo naturale.
Circondarsi di affetto
Un'indagine su più di 300mila partecipanti indica che gli anziani con reti sociali più solide hanno una probabilità del 50% superiore di vivere più a lungo rispetto a quelli con meno legami sociali o rapporti meno gratificanti. A quanto pare, un cervello circondato dagli affetti vive una vita più lunga e felice.
di Alessandro Conte
23 novembre 2018
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