MILANO – I benefici dell’idratazione sono numerosi: una corretta assunzione di acqua, infatti, può aiutare tutto il nostro corpo e le sue funzioni, dalla salute dei capelli fino al sistema cognitivo. L’acqua si presenta quindi come un validissimo aiuto e supporto per la nostra salute, anche nei casi meno conosciuti. Un esempio? L’acqua aiuta ad abbassare il colesterolo. Scopriamo come.
Colesterolo: facciamo chiarezza
Secondo quanto riportato da Humanitas, il colesterolo è un grasso che circola nel sangue e che, per la maggior parte, viene prodotto dall’organismo, mentre per la restante parte deriva dalla propria dieta. Con un ruolo per diversi processi di funzionamento dell’organismo umano, la sua eccessiva quantità può causare diversi problemi di salute legati soprattutto al sistema cardiovascolare.
Il colesterolo circola nel sangue tramite delle strutture molecolari definite lipoproteine, le quali possono essere di due diverse tipologie:
lipoproteine a bassa densità che sono responsabili di trasportare il colesterolo in eccesso dal fegato alle arterie, con il rischio di problemi per la salute;
lipoproteine ad alta densità, che hanno il ruolo di rimuovere questo grasso dal sangue, proteggendo quindi il sistema cardiovascolare.
Il rapporto tra idratazione e ipercolesterolemia
Il colesterolo quindi, nel gergo comune, si divide tra “buono” e “cattivo”, a seconda della tipologia di lipoproteine che lo trasportano all’interno dell’organismo e delle loro funzioni. La condiziona medica definita “ipercolesterolemia” riguarda quello stato in cui il colesterolo totale raggiunge valori particolarmente elevati. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, i valori del colesterolo dovrebbero rispettare le seguenti indicazioni:
colesterolo totale: fino a 200 mg/dl;
colesterolo LDL: fino a 100 mg/dl;
colesterolo HDL: non inferiore a 50 mg/dl.
Tenendo in considerazione l’età del singolo individuo e le sue caratteristiche fisiche e di salute, recenti studi hanno dimostrando che esiste un rapporto tra idratazione e livelli di colesterolo totale, LDL e HDL. In particolare, ciò che emerso è che una maggiore assunzione di acqua – e quindi un livello migliore di idratazione – è associata a concentrazioni più basse di lipoproteine a bassa intensità – responsabili di potenziali rischi cardiovascolari – e concentrazioni più alte di colesterolo trasportato in lipoproteine ad alta intensità.
Abbassare il colesterolo: acqua e tanta attenzione
Se quindi sempre più studi stanno dimostrando che esiste un rapporto diretto tra idratazione e livelli di colesterolo, è bene tuttavia ricordare che questa non può e non deve essere l’unica forma di prevenzione. L’acqua è fondamentale, non solo per i livelli di colesterolo e per l’attività cardiovascolare, ma per l’intero organismo. Oltre a una sua corretta assunzione – e oltre ovviamente al fondamentale parere medico per chi soffre di questi problemi – ci sono alcuni semplici consigli da poter seguire per uno stile di vita sano, lontano dall’ipercolesterolemia: attenzione alla dieta e all’assunzione dei giusti alimenti - con un particolare occhio di riguardo verso i grassi -, attività fisica regolare, riduzione di alcool e fumo.
Acqua e colesterolo: quale scegliere
Come abbiamo detto, l’acqua, insieme a una particolare attenzione nei confronti della dieta, dell’assunzione di alcool, del fumo e dell’attività fisica in generale, può avere dei benefici sui livelli di colesterolo. Una tipologia di acqua particolarmente adatta per prevenire i problemi cardiovascolari è quella oligominerale a basso contenuto di sodio (per un massimo di 20mg per litro), le cui caratteristiche contribuiscono ad aumentare la pressione sanguigna. In aggiunta a questa, secondo alcuni studi anche l’acqua gasata sembra avere effetti positivi: è stato infatti dimostrato su un campione di donne che, l’assunzione di un litro di acqua gasata al giorno per due mesi ha portato a un calo del 6,8% del colesterolo totale, del 14,8% del colesterolo LDL – a fronte, invece, di un aumento del 14,8% di quello “buono”.
Di Elena Parodi