MILANO – Essere ben nutriti e ben idratati è una componente fondamentale per mantenersi in buona salute, evitare le malattie e di conseguenza ridurre l’uso di farmaci. Se negli ultimi anni l’assistenza nutrizionale e l’attenzione alla malnutrizione hanno avuto un impennata positiva, l’idratazione, in certi casi, è stata trascurata. Un errore non da poco, come spiega il portale inglese Hydrate for Health, visto il benessere che l’acqua può garantire al nostro corpo.
L’idratazione riduce l’uso dei farmaci
Una buona idratazione aumenta le sensazioni di benessere, può ridurre l'uso del farmaco e aiutare a prevenire la malattia. Per la maggior parte degli adulti, la disidratazione è un problema che può avere una soluzione rapida. Per gli anziani invece, la disidratazione è la causa più comune di squilibrio idro-elettrolitico e questo può avere effetti importanti nel lungo periodo.
Effetti dell’invecchiamento
L'invecchiamento abbassa il contenuto d’acqua del nostro corpo e lo stimolo della sete diminuisce. Le persone solitamente vedono la sete come un segnale che indica la necessità di bere acqua. Per gli anziani questo non può essere un indicatore preciso del bisogno di liquidi da parte del loro corpo. Allo stesso modo, le difficoltà di deglutizione, la mobilità e la compromissione sensoriale, possono creare ostacoli al mantenimento di un'adeguata idratazione. Tuttavia ci sono una serie di rischi che non sono associati con la capacità fisica di bere acqua. Se le persone anziane devono fare affidamento sugli altri, c’è comunque il rischio che non bevano abbastanza. Comprendere il paziente e le sue condizioni, aiuterà a mantenere l'idratazione ai livelli standard.
di Redazione