MILANO – La montagna è protagonista di questo periodo dell’anno: semplici appassionati in settimana bianca ed atleti di sport invernali devono fare attenzione ad una corretta idratazione. Attività come lo sci, lo snowboard e il pattinaggio sul ghiaccio possono aumentare notevolmente la perdita di acqua. Ecco dal Team USA alcune indicazioni, valide soprattutto per gli atleti, legate ad una corretta idratazione durante l’attività fisica in inverno.
Perdita di liquidi durante la respirazione: bere + 600-2000 ml al giorno
Durante l'esercizio fisico si possono perdere 15-45 ml di acqua l’ora a causa della maggiore velocità e profondità della respirazione dovuta all’aria fredda e secca e all’altitudine. Per questo occorre bere 1-2 litri d’acqua al giorno in più per “umidificare” l’aria che si respira. Ciò può variare anche in base alla corporatura e alla durata dell’attività fisica.
Perdita di liquidi attraverso la minzione: bere 500 ml in più al giorno
Il nostro corpo si difende dal freddo stringendo i vasi sanguigni, il che si traduce in un aumento della minzione o "diuresi indotta dal freddo". Ciò avviene soprattutto in altitudine. Per questo, occorre bere ulteriori 500 ml di acqua al giorno.
Perdita di liquidi durante la sudorazione: bere ½ - 1 litro all'ora
Gli atleti sudano anche quando si allenano al freddo, soprattutto se indossano diversi indumenti. Finita l’attività, potrebbero non rendersi conto di avere freddo, alterando la loro percezione della sete. Se non si beve abbastanza acqua, la disidratazione ridurrà il volume del sangue e aumenterà il rischio ipotermia anche a temperature non eccessivamente fredde.
Scopri quanta acqua bere al giorno.
Disidratazione e ipotermia
L'ipotermia nell'uomo è la condizione in cui la temperatura corporea scende al di sotto di 35 °C. Essa può portare estrema stanchezza, sonnolenza, disorientamento. La disidratazione e l'umidità aumentano il rischio di ipotermia. Per questo, in inverno occorre idratarsi durante l'allenamento per evitare che la temperatura corporea diminuisca e avere vestiti caldi e asciutti disponibili al termine dell’attività fisica.
Consumare più carboidrati
A seconda della durata dell'attività fisica, il fabbisogno energetico in altitudine può aumentare del 25-50%. Il brivido è una risposta fisiologica involontaria al calo della temperatura corporea. Per questo è consigliabile, secondo gli esperti, una dieta ricca di carboidrati per aiutare le nostre riserve di glicogeno a mantenere la temperatura interna corporea ideale.
di Prisca Peroni
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