Maturità, corretta idratazione e riposo i segreti per affrontare lo stress da esami - In a Bottle

Maturità, corretta idratazione e riposo i segreti per affrontare lo stress da esami

Il Dottor Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino spiega come una corretta idratazione può aiutare a mantenere alte le prestazioni intellettive degli studenti

MILANO – Il momento tanto temuto dagli studenti italiani è arrivato. Mercoledì 19 giugno è infatti in programma la prima prova scritta con cui dovranno confrontarsi tutti i ragazzi del quinto anno. Un importante traguardo che è spesso accompagnato da elevati ritmi di studio e picchi di stress ed ansia che influenzano in maniera negativa lo stile di vita. Riposo, sana alimentazione e corretta idratazione dovrebbero invece rimanere alla base della routine giornaliera.

L’importanza di alimentazione e riposo

Sicuramente è sbagliato lasciarsi andare al digiuno da “stomaco chiuso” ma anche mangiare velocemente per tornare più in fretta possibile sui libri. No alle nottate di studio e a non concedersi qualche pausa per riposare anche durante la giornata.  “Proprio nei momenti di maggior tensione emotiva - spiega il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino - è fondamentale non rinunciare alle giuste ore di riposo e seguire una sana alimentazione privilegiando cibi sani e leggeri. In termini di performance cognitive, questo aiuterà i ragazzi a mantenere una buona concentrazione e a ritrovare le giuste energie”.

Idratare il cervello

Un aiuto prezioso, ma troppo spesso sottovalutato, arriva anche da una corretta idratazione: bere la giusta quantità di acqua – circa 8 bicchieri durante tutto l’arco della giornata – contribuisce infatti a mantenere elevato il benessere psico-fisico del corpo e della mente. “Non tutti sanno che il nostro cervello per poter funzionare al meglio ha bisogno di essere nutrito, o meglio idratato - prosegue il Dottor Zanasi -  se lo studio e la lettura rendono la mente più elastica, una adeguata idratazione la mantiene attiva e consente di svolgere in piena efficienza tutte le sue funzioni cognitive”. Bere è un gesto naturale che però gli studenti, immersi nello studio, rischiano di trascurare. Ecco perché è fondamentale avere l’acqua sempre a disposizione sulla scrivania oppure “istituire” delle vere e proprie “pause-acqua” per staccare la spina e ritornare sui libri con più concentrazione.

L’importanza dell’acqua

Basta una condizione di moderata disidratazione, con una perdita di circa il 2% del peso corporeo, per andare incontro a segnali come mal di testa e stanchezza, cui si possono associare riduzione della concentrazione, dell’attenzione e di esecuzione anche di compiti semplici. “Per ritornare al massimo delle proprie prestazioni intellettive – conclude l’esperto -  può essere utile bere uno o due bicchieri d’acqua. Ricordiamoci anche che l’acqua è un vero e proprio alimento perché contiene une serie di elementi che sono utilizzati dal nostro organismo per svolgere funzioni specifiche. Quando si beve non solo ci si disseta, ma si assumono elementi importanti come calcio, magnesio, ferro, zolfo, essenziali per il benessere psico-fisico”.

di Prisca Peroni 

 

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